Le cantate di Ernesto Foggetti/3: Se la questura piange, la penitenziaria non ride

Così come per i politici, anche per gli agenti di polizia vale lo stesso discorso. Quello che riportiamo di seguito è un documento di notevole valore giornalistico. E come tale lo trattiamo. Solo cronaca, né più, né meno.

Nè spetta a noi dire se le dichiarazioni sotto riportate dal pentito Ernesto Foggetti, siano false o vere. Se e quando questi dovranno dar conto alla giustizia, anche per loro sarà garantito il diritto alla difesa. E ad essere considerati innocenti fino a prova contraria.

… La domanda che l’ufficio mi pone con riferimento a collusione di appartenenti alla Polizia Giudiziaria in genere posso riferire di alcuni appartenenti alla Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Cosenza che hanno operato in tal senso.

Il primo di loro a cui intendo fare riferimento è tale F. L. che abita a Cosenza, il quale, così come ho appreso da P. G., era un soggetto che aveva favorito in tal senso. P. G. mi ha raccontato questo episodio poiché, dopo essere stato denunciato dal F. L., quest’ultimo vi si era riavvicinato sia fornendogli whiskey che qualsiasi altra cosa di cui il P. G. avesse bisogno.

P. G. me lo ha riferito mentre eravamo in carcere nel corso dell’anno 2014, dopo il mio arresto per la vicenda di Verbania. Fra l’altro F. L. voleva riacquistare fiducia tenuto conto che negli anni decorsi, e cioè quando io ero in carcere con, tra gli altri, A. B., al reparto Alta Sicurezza del Carcere di Cosenza, il citato F. L. ci aveva favorito sempre con il rifornirci di cose di cui avevamo bisogno e che, ovviamente, non potevano essere da noi legalmente detenute perché vietate dall’ordinamento carcerario.

p'enitenziaria

Altro poliziotto penitenziario che favoriva i detenuti facendo entrare in carcere anche della sostanza stupefacente è uno soprannominato “Penna Bianca” che io so essere originario di un paesino prima di Rogliano. Lo stesso in alcune occasioni, come ho appreso da V. S. D. G., ha fatto entrare in Carcere del “fumo” che gli era stato dato dal fratello del D. G., a nome Franco.

V. S. D. G. è un soggetto fidelizzato in carcere con la copiata come capo in testa Luca Bruni, è stato promosso da F. B.. Un altro episodio sempre che ha visto come protagonista il poliziotto penitenziario soprannominato Penna Bianca è l’interposizione fatta dallo stesso nel portare dei “messaggi” originati da A. B. e diretti a Marco Foggetti, il tutto vertente a un soggetto, tale F. M. di Cinquefrondi, che era stato tratto in arresto a Rende nel marzo/aprile 2011, poiché trovato in possesso di un chilogrammo di cocaina.

I messaggi in argomento di cui sono stato testimone diretto, nel momento in cui A. B. ha interessato Penna Bianca per lo scopo anzidetto, erano finalizzati ad invitare Marco Foggetti a riferire come fossero andate veramente le cose riguardo alla destinazione dello stupefacente in argomento poiché tale vicenda, visto il quantitativo di stupefacente, era anomala per la zona di Rende…