Le telefonate che preoccupano la politica di Catanzaro

Quale ruolo ha avuto la politica cittadina nel pasticcio dei pontili del porto di Lido? La risposta è contenuta in una informativa depositata in Procura nell’aprile scorso dagli investigatori della Squadra Mobile e della Digos. Dentro ci sarebbero decine di telefonate tra gli imprenditori interessati alla gara d’appalto per la gestione degli ormeggi galleggianti ed esponenti dell’amministrazione comunale in carica. Ne emergerebbe un quadro di relazioni fitte quanto pericolose. Il dato è contenuto nel provvedimento emesso dal gip Pietro Caré che ha disposto la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per la durata di 9 mesi a carico del dirigente del settore Patrimonio Andrea Adelchi Ottaviano e anche il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di 1 anno a carico del titolare della società Navylos Raoul Mellea. Una terza persona, dipendente del Comune, risulta indagata.

Nell’ordinanza il gip ricostruisce le fasi che hanno portato all’assegnazione di uno dei due lotto di gara alla Navylos anche in presenza di irregolarità nella documentazione, che avrebbero dovuto portare alla sua esclusione dalla gara. Nonostante le anomalie, il 2 dicembre del 2020 il dirigente Ottaviano ha firmato l’aggiudicazione provvisoria in favore della ditta di Mellea. E’ a questo punto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, che le linee di Palazzo De Nobili sarebbero diventate roventi. Conclusi i lavori della commissione di valutazione, infatti, la procedura ad evidenza pubblica impone la verifica dei requisiti richiesti dal bando di gara, propedeutici all’aggiudicazione definitiva… Proprio in questo lasso di tempo “l’attività di monitoraggio delle utenze in uso ad alcuni dei soggetti coinvolti nella vicenda – si legge nell’ordinanza – consentiva di captare alcune utili conversazioni intervenute tra i partecipanti alla gara e taluni singoli consiglieri comunali”.

Gli inquirenti parlano di conversazioni significative in cui i soggetti intercettati non solo cercano informazioni ma tentano di ottenere “una riponderazione dei dati in sede di aggiudicazione definitiva”. “Tali conversazioni – si legge ancora nel documento – che rappresentano una minima parte delle numerose interlocuzioni captate nel corso dell’attività tecnica, delineano il quadro complessivo dell’intera vicenda, ossia lo svolgimento di una procedura di gara in cui ogni partecipante, a modo suo, cerca di ottenere informazioni tramite “l’amico” della stazione appaltante e, addirittura, contattando direttamente e/o un componente della commissione di valutazione.

Ma non è l’unica traccia che porta alle stanze della politica cittadina. Gli investigatori della polizia nel corso delle indagini hanno raccolto la testimonianza di un imprenditore che prima ancora che la procedura avesse sostanzialmente inizio, ha denunciato “probabili connivenze tra la Navylos e personaggi di spicco dell’amministrazione comunale di Catanzaro, volte in definitiva a favorire il Mellea nel rinnovo dell’aggiudicazione della concessione demaniale avente ad oggetto il porto di Catanzaro Lido”. Fonte: Gazzetta del Sud