Lega, Furgiuele minaccia Sofo: “In Calabria comando io”

A pochi giorni dalla chiusura delle urne che hanno decretato l’ascesa della Lega in ogni dove, rafforzando il peso politico di Salvini all’interno dell’attuale governo, in Calabria, l’anima nera della Lega, capita la ghiotta occasione e per fermare “l’allargarsi” di qualcuno, non ha perso tempo a minacciare i propri avversari interni, per affermare che il bastone del comando è cosa loro. E di nessun altro, amico o nemico che sia.

A minacciare i propri amici interni un pezzo grosso della Lega in Calabria, un nome che da queste parti tutti conosco, e non certo per meriti politici: Domenico Furgiuele, deputato e coordinatore regionale della Lega in Calabria, con imbarazzanti parentele: un suocero in carcere al 41bis, e aziende di famiglia confiscate dalla Dda. Un nome una garanzia. E come da copione mafioso, ma anche per il rango che ricopre, il potente Furgiuele, non si è esposto direttamente, lasciando al fratello Antonio il compito di “avvisare” chi deve capire. E così Antonio si è dato subito da fare e con una certa spigliatezza, tipica di chi è abituato a porre in essere minacce, rivolgendosi agli avversari interni del fratello “venuti dal nord” a colonizzare il loro territorio, scrive: “… chi gioca sporco prima o poi la paga… e poi mi diverto a modo mio… non ci sarà rispetto per nessuno… presto vi presenterò il conto….“.
Parole minacciose che lasciano capire che non è certo ad un polemica politica che si riferisce Domenico per bocca del fratello, quando dice “vi presenterò il conto”. E poi, come si diverte Fuirgiuele? Cosa ha voluto dire con “mi diverto a modo mio? Forse che è abituato a torturare gli avversari? Ma non finisce qui: Antonio specifica meglio che a breve pubblicherà delle news piccanti sui finti calabresi che da un po’ di tempo a questa parte si stanno prendendo gioco del fratello, screditandolo presso i vertici del partito. È chiaro che Domenico Furgiuele non ha digerito l’affermazione di altri alle europee, ed è preoccupato che questo possa influire sul controllo del partito in Calabria. A suo discapito ovviamente. Ed è per questo che ha deciso di passare dalle aprole alle vie di fatto che dette da soggetti come lui, possono configurarsi in qualsiasi cosa, anche grave.Ma a chi si riferisce Furgiuele, a chi sono indirizzate le minacce di Antonio? Per noi è chiaro: le minacce sono indirizzate a Sofo, il figlioccio di Salvini che in Calabria ha avuto una buona affermazione imponendosi come alternativa interna alla corrente di Furgiuele. Una vera e propria minaccia alla sua leadereship. Se poi a questo ci aggiungi che Salvini ha puntato tutto su Sofo e al gruppo che lo stesso è riuscito a radunare attorno a se in Calabria, tutti possiamo comprendere la concretezza del problema per Furgiuele. Ecco perché è ricorso alla minaccia mafiosa, non ha altre possibilità per affermare la sua leadership, se non con la violenza. Non siamo certo tifosi della Lega, e di quello che succede al loro interno poco ci importa, se non in termini di notizia, ma ci chiediamo: come mai Salvini, di fronte a queste palesi minacce mafiose, ancora non è intervenuto?