Lettera alla Befana: “Ti prego, porta tanti dolci ai politici, chissà succede il miracolo….”

Carissimi amici di IACCHITE’,

ormai è palese che nessuno  ascolta le grida di dolore che si alzano da buona parte di questo sfortunato popolo italico, anche perché la parte restante è ben felice di fare da zerbino ai potenti di turno e le orecchie di chi dovrebbe ascoltare sono talmente piene di cerume che non gli arriva neanche un eco lontano e ovattato.

Prima, però,  di arrendermi definitivamente alla crudele sorte che ci attende tutti, e cioè di finire a mendicare sotto quelle che un giorno sono state le nostre case, di tornare ad abitare le caverne che erano le ville all’aperto dei nostri avi, ho deciso di fare  un estremo ultimo tentativo; ho deciso di scrivere una lettera alla Befana per chiedere un regalo speciale per tutti gli italiani.

Perché alla Befana e non a  Babbo Natale o a Gesù Bambino? Presto detto.

Ho scritto a Babbo Natale ma mi ha risposto che si occupa solo di piccole cose come giocattoli, vestiti, gioielli. Quello che occorre a noi, invece, è qualcosa di grande, di proporzioni bibliche tipo Sodoma e Gomorra, Gerico, le piaghe d’Egitto.

Allora ho scritto a  Gesù Bambino. E’ lui, infatti, quello specializzato in grazie e miracoli, ma mi ha risposto che il suo regno non fa parte né della UE né della Nato e ogni intervento, per piccolo che sia, sarebbe interpretato come una ingerenza o addirittura un atto di guerra; inoltre è troppo preso a difendere il suo nome e la sua vita dai tanti nemici interni che infestano sia il suo Villaggio Reale, situato in Italia ma con tutti i caratteri di extraterritorialità propri di uno stato estero, sia  le tante case, ville e palazzi  di proprietà sparsi sul pianeta.

Quindi, rimane solo la Befana.

Allora, Cara Befana, lo so che tu sei quella che porta ai bambini buoni i dolcetti e a quelli cattivi il carbone ma per favore, per questa volta potresti invertire la tradizione e fare l’esatto contrario?

E’ una questione di vita o di morte, credimi.

Siamo ridotti allo stremo, le bollette non fanno che rincarare come del resto tutti gli altri beni, anche quelli di prima necessità. Tutti gli operatori, nazionali e internazionali, gridano in un sol coro:” E’ TUTTA COLPA DEL COVID”

C’è il Covid? Allora aumenta il costo del telefono, del gas e dell’energia elettrica, almeno per tutti quelli che le bollette le pagano da se e non possono girare i propri costi a società, fondazioni e enti vari né aumentarsi lo stipendio al minimo sussurro di un possibile rincaro.

Quindi io vorrei che tu portassi a tutti gli italiani buoni del carbone; quintali, anzi tonnellate di carbone, così almeno riprendiamo i bracieri dei nostri padri e possiamo affrontare il freddo con animo meno scuro e, siccome sappiamo ingegnarci, lo utilizzeremo anche come piano di cottura. Basta un treppiedi e una pentola.

Ah! Per favore a tanti politici e amministratori cattivi, che di sicuro non sono in ambasce per i rincari di gas e elettricità, porta una enorme quantità di dolcetti. Magari siamo fortunati, gli va sottosopra l’intestino, si alza abbastanza la glicemia, un accenno di coma diabetico e si toglieranno di torno per un po’ di tempo, almeno quanto basta per far riprendere questo povero disgraziato paese.

Firmato

Una italiana arrabbiata