Lettera aperta alla Befana: “Rispettare la Costituzione per fermare l’emigrazione”

(foto corriere della sila)
LA MIA LETTERA ALLA BEFANA
di Gian Paolo Stanizzi
Teniamo in pugno la nostra Costituzione e non lasciamocela scappare di mano! Soltanto così potremo arginare la continua emigrazione dei nostri Giovani dalla nostra meravigliosa Terra.
Leggiamo l’ articolo 97 della Costituzione: nella Pubblica Amministrazione, quindi anche nella Regione Calabria, nell’ Aterp Calabria eccetera eccetera, si accede solo e soltanto dopo aver superato un pubblico concorso.
La mobilità, perciò, non può essere effettuata da un ente pubblico economico come il CO.PRO.S.S., il CORAP e così via ad un ente pubblico non economico come la Regione Calabria o l’Aterp Calabria.
Qualora ciò avvenisse ci troveremmo dinanzi a procedure non solo illegittime ma anche illecite, meritevoli dell’ immediata attenzione della Procura della Repubblica competente.
Articolo 97 della Costituzione.
Un principio che ogni buon Amministratore pubblico dovrebbe ben conoscere, e non solo quello!
Principi elementari di puro Diritto che hanno avuto la necessità di essere affermati dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite, che alla fine dell’ anno appena conclusosi ha depositato un’ ordinanza relativa ad un regolamento di giurisdizione che aveva come parte il CO.PRO.S.S., il poco trasparente ente pubblico economico della Provincia di Crotone,  sordo anche ai richiami dell’ Autorità Anticorruzione!
Mi infurio quando sento dire che dalla Calabria i nostri Giovani sono costretti ad emigrare per trovare un onesto lavoro.
Perché nessuno si domanda quale sia la causa?
Da anni, soprattutto nel settore della Pubblica Amministrazione, il lavoro è diventato merce di scambio elettorale. Con la nascita, poi, delle società partecipate e dei consorzi di ogni genere, tutti enti pubblici economici, quindi non appartenenti alla Pubblica Amministrazione, questa modalità di assunzione ha raggiunto l’acme! Carrozzoni spesso inutili, pozzi senza fine di enormi risorse pubbliche!
La cosa ancor più grave è che, complice un sistema politico corrotto, l’illecito e frequente passaggio dall’ente pubblico economico all’ente pubblico non economico (Regioni, enti locali, ministeri) ha consentito di “imbarcare” in posti chiave della Pubblica Amministrazione soggetti che MAI hanno superato un concorso pubblico (vicenda INPS docet!).
Soggetti, spesso, privi dei più elementari  requisiti di legge, semplici mozzi promossi a Comandanti al servizio, ovviamente, del loro “benefattore”.
È su questi aspetti, sul corretto ingresso del personale nella Pubblica Amministrazione, nella Regione Calabria, nelle Aziende Sanitarie, nell’ Aterp Calabria e così via  che dovrà essere orientata la nuova Politica regionale.
Il problema del Lavoro non potrà essere risolto senza il pieno rispetto della granitica norma costituzionale!
Assumere personale in violazione del principio dettato dall’articolo 97 crea inevitabili e facili collusioni e complicità tra i protagonisti; una procedura piu’ vicina ad una affiliazione, lontana dalla invocata trasparenza amministrativa!
Le consorterie non sono contemplate nel Diritto Pubblico ma nel Diritto Penale.
Soltanto con una Pubblica Amministrazione costruita e rispettosa dei principi costituzionali, dell’ articolo 54, dell’ articolo 97 potrà arginarsi il terribile male della corruzione.
Perché è troppo facile per le organizzazioni criminali espandere la loro influenza là dove
“il cittadino cui siano state affidate funzioni  pubbliche non ha prestato il giuramento di  adempierle con disciplina ed onore.”
Starò sognando? Forse. Ma è questo il regalo che chiedo alla Befana: vedere questa nostra meravigliosa Terra amministrata da persone Oneste e Competenti, che sappiano farla diventare  modello di Economia e Produttività, grazie ai tanti Giovani  che non saranno più costretti ad emigrare per realizzare ogni loro desiderio di vita!