Lettere a Iacchite’: “Asp Cosenza: Mauro si è dato alla fuga dopo averla affossata di debiti”

Le reali motivazioni delle dimissioni del Direttore Raffaele Mauro: il disastroso stato economico-patrimoniale in cui egli stesso ha trascinato l’ASP di Cosenza
Era l’otto febbraio scorso quando il Dott. Raffaele Mauro, già Direttore Generale dell’ASP di Cosenza, confermato nel medesimo ruolo in qualità di Commissario, presentò le proprie dimissioni dall’incarico, comunicando con una Pec tale irrevocabile decisione al presidente della Regione Mario Oliverio, al Commissario ad Acta per l’attuazione del piano di rientro Saverio Cotticelli e al direttore del Dipartimento Salute Antonio Belcastro.
Non c’è più una bussola”, affermava Mauro ed inoltre aggiungeva: “Non ci sono sinergie tra le varie parti del sistema, i cittadini poi se la prendono con i vertici dell’Azienda che in queste condizioni non possono né operare, né programmare. Per questo ho presentato le mie dimissioni irrevocabili”. Così Mauro motivava l’inaspettata (?!) decisione di dimettersi: falsità…
In realtà Mauro è semplicemente, ignominiosamente e consapevolmente scappato dalle proprie responsabilità di aver trascinato l’ASP di Cosenza in un baratro finanziario! A riprova di tutto ciò, pochi giorni prima delle dimissioni di Mauro, il dott. Sergio Tempo, già presidente del Collegio Sindacale della medesima ASP di Cosenza e pertanto ben addentro ai conti dell’Azienda, dichiarava: “Non c’è peggior direttore generale così estraneo alle materie economiche  come il dott. Mauro –. Le affermazioni del riconfermato DG dell’ASP di Cosenza in merito al contenzioso che grava sul bilancio dell’Azienda Sanitaria risultano come i numeri della tombola, senza logica e senza cognizione –. Lasciarsi andare ad enumerazioni vaghe e non supportate da competenza specifica della materia è un errore che il dott. Mauro ha perpetuato dichiarando che i debiti dell’ASP al 31 dicembre 2017 sarebbero stati pari a 39 milioni a fronte invece di ben 541 milioni!”.
Mauro si è quindi dato alla fuga, verosimilmente su consiglio di qualche “talpa” che si annida nei giusti palazzi…, ben consapevole del danno erariale che la sua approssimativa gestione aveva causato alle casse dell’ASP, danno che se accertato e quantificato nella sua reale interezza dagli Organi competenti in costanza del suo mandato di rappresentante legale dell’ASP avrebbe certamente avuto conseguenze estremante gravi nei confronti di Mauro stesso…! Mauro ha immaginato così di “sfuggire” addirittura all’obbligo di approvare il bilancio consuntivo 2018 relativo quindi alla sua stessa gestione! I bene informati (ci sono sempre e…sono sempre “ben informati”) affermano che addirittura anche l’ex subcommissario al piano di rientro Thomas Schael, amico occulto di Mauro (!), “consigliò…” a Mauro stesso di dimettersi in tempo e comunque di farlo prima che venisse quantificata l’enorme cifra relativa al solo contenzioso onde evitare ben gravi conseguenze personali….
Sempre i bene informati affermano che di tale gratuito “consiglio” ne vennero a conoscenza i vertici regionali del “Movimento 5 Stelle” che a loro volta “consigliarono” a Schael di dimettersi e questi, con“consumata saggezza”, accettò il suggerimento!
Sempre a proposito dei conti dell’Azienda Sanitaria, il consigliere regionale Guccione, ha recentemente dichiarato che “L’ASP di Cosenza rischia il crack finanziario… il contenzioso sfiora un miliardo di euro. Milioni sottratti alla salute dei cittadini sono finiti nelle casse di banche e avvocati. Un fiume di denaro pubblico che doveva servire a curare i cittadini è stato invece utilizzato per interessi per ritardato pagamento, parcelle a professionisti, spese legali e in alcuni casi la stessa fattura è stata pagata due o addirittura tre volte, un sistema collaudato che ha saccheggiato le risorse pubbliche della sanità calabrese. L’ASP di Cosenza ha pagato tra interessi per ritardato pagamento e spese legali circa 7 milioni di euro. Soldi sottratti alla sanità Cosentina. Una gestione irresponsabile del denaro pubblico a danno della salute dei calabresi”.
Questa la grave, circostanziata, ma al contempo inutile  ed indubbiamente tardiva denuncia di Guccione: la dichiarazione infatti è da ritenersi certamente intempestiva e grottesca se si pensa al fatto che lo stesso Guccione, più di due anni fa e al clou della “depressa” gestione Mauro, aveva sbandierato ai quattro venti che, assieme al collega consigliere Giudiceandrea, si sarebbe fatto promotore di una richiesta di “accesso agli atti” e di una “ commissione d’accesso” nei riguardi della gestione dell’ASP! Non accadde nulla di tutto ciò in quanto è notorio che il Presidente Oliverio redarguì entrambi i consiglieri dall’intraprendere tali iniziative nei confronti del “suo” direttore generale Mauro!
E pensare che, nello stesso periodo, l’allora Commissario al piano di rientro Ing. Scura aveva trasmesso al Presidente Oliverio una nota nella quale “suggeriva” al Presidente stesso di sollevare Mauro dall’incarico di direttore generale dell’ASP di Cosenza in quanto “ inadeguato al ruolo”! Oliverio, al contrario, difese la “gestione” Mauro, evidentemente “funzionale” al “suo fare politico…”, sostenendo che tutti i mali della sanità calabrese fossero da imputare giusto al commissario Scura e che quindi l’enorme disavanzo delle varie Aziende Sanitarie non fosse da attribuire ai “manager” individuati e quindi nominati da Oliverio stesso. Il dato di fatto è che la gestione delle ASP di Reggio Calabria e Catanzaro da parte dei “manager” nominati da Oliverio ha portato allo scioglimento per mafia delle stesse Aziende e che le restanti Aziende Sanitarie e in particolare quella di Cosenza sono al crack finanziario!
Lettera firmata