Lettere a Iacchite’: “Castrolibero, breve storia (triste) della consigliera grillina “venduta” a Orlandino”

Carissimo direttore,

le scrivo per segnalare come i Cinquestelle in quel di Castrolibero sono l’esempio di come il Movimento non abbia alcuna cura nel selezionare i propri elementi. Ho letto in passato alcuni articoli sulla figura di Michaela Anselmo, consigliere comunale e di come la stessa si sia prodigata a contrastare le inefficenze di condotta della maggioranza. Per carità le inefficienze non sono escluse, come il malaffare che senza dubbio coinvolgono quella maggioranza. Ma parlo da elettore del Movimento e sono rimasto sbigottito da quanto la Anselmo sia una figura contraddittoria e quanto tempo si sia impiegato per costringerla ad andare via autosospendendosi.

La “signora” è una doppiogiochista che in tempo di elezioni ha pensato bene di giocare a favore di una lista che in quel di Cosenza, con il partito di Orlandino, ha rimpolpato la coalizione di Occhiuto. Operazione spregevole da parte di chi, parte di un movimento che avrebbe dovuto sovvertire lo status parlamentare, si trovava a sedere ancora in consiglio comunale sotto la bandiera a 5 stelle pur giocando a favore della maggioranza.

La Anselmo, infatti titolare di un allevamento di cani in zona Andreotta, non ha avuto alcuna minima vergogna nel chiedere favori al sindaco di Castolibero sua parte opposta, come ad esempio il comodato d’uso di alcuni terreni per il suo allevamento oppure piaceri per la cooperativa di assistenza della quale faceva parte e dalla quale è stata esclusa per averne svuotato le casse.

Il Movimento conosce da tempo il comportamento di questa signora ma non ha mosso alcuna azione nei suoi confronti confermando come sia decaduto lo slogan che in cima cantava onestà. Troppo tardi è arrivata la presa di distanza ma in ogni caso meglio tardi che mai.

Lettera firmata