Lettere a Iacchite’: “Catanzaro. Chi è Gianvito Casadonte, l’Asso pigliatutto (intoccabile) degli eventi e dei poteri forti”

IL SISTEMA CASADONTE PER GLI EVENTI A CATANZARO

Vi seguo con attenzione da tanto e vedo che da un po’ di tempo siete gli unici che trattate l’argomento della massomafia a Catanzaro.

Catanzaro è la città dove regnano monopoli, saccheggi, abusi di potere, sex and drugs, alberghi 5 stelle e casinò. Vi manca un pezzo importante: la gestione di tutti i contributi pubblici del Comune di Catanzaro e della Regione Calabria destinati alla Fondazione Politeama e alla Calabria Film Commission. Gestiti e intascati da chi? Ma da Asso pigliatutto ovvero Gianvito Casadonte, una sorta di “piovra” che nessuno osa toccare tanto è “accriccato” con i poteri forti catanzaresi.

INCARICHI IN CORSO

Sovrintendente Fondazione Politeama 2017/2021 – 150.000 euro

Direttore artistico Calabria Film Commission 2020/2024 375.000 euro

E non si conosce l’importo di altri incarichi come consulente Mibact per il Cinema, consulente dei David di Donatello e direttore artistico del Taormina Film Festival. Per non parlare di altri contributi a pioggia che riceve a tamburo battente senza che nessuno – ma proprio nessuno – gliene renda conto.

Di sicuro, ha un rapporto straordinario con Giovanni Minoli, capo della Calabria Film Commission. E tutti sanno che alla base dei conti in banca dell’ex cassiere del supermercato di Craxi nel celeberrimo spot elettorale ci sono tante combinazioni: da Ettore Bernabei a Salvo Anastasi. Quest’ultimo ha sposato la figlia di Minoli, Giulia, ed è il segretario generale del Mibact, l’uomo più potente del cinema in Italia, sempre in sella con Berlusconi e compagnia, in odore di Opus dei, la nuova frontiera della massoneria. E si dice che alla massoneria apparterrebbero anche alcuni parenti del golden boy catanzarese, per come si legge dagli atti di “Rinascita-Scott”.

Ma chi è il vero “padrino” di Gianvito Casadonte? Dicono che sono tanti: Piero Aiello, Baldo Esposito, Sergio Abramo ma soprattutto il suo socio Marco Polimeni e il notaio Rocco Guglielmo, sì proprio il colletto bianco arrestato il 21 gennaio scorso da Gratteri. Festival a go go, produzioni a manetta e qualche vecchio trucco del mestiere.

Non c’è dubbio che il fulcro del sistema sia il Magna Graecia Film Festival, 17 edizioni con più di 8 milioni di euro di contributi pubblici. Solo nel triennio 2018-20 1 milione 500 mila euro. Una macchina da guerra.

Il punto è questo: o abbiamo la reincarnazione del vecchio De Laurentiis (e non pare che brilli per produzioni premi o risultati di botteghino) oppure abbiamo il nuovo sistema per la gestione di importanti fette di fondi pubblici.

Stendiamo un velo pietoso sul programma sul cinema imbarazzante che ha fatto il minimo storico degli ascolti nella storia della Rai 1,7% 163.000 spettatori…. Chiaramente chiuso alla terza puntata.

Ultimora. Casadonte colleziona un nuovo incarico al Comune di Catanzaro,
Con una mossa a sorpresa Polimeni e Abramo inaugurano il nuovo Ente Fiera di Catanzaro 5000 metri quadri di struttura al coperto costato 6 milioni.  E che fanno? Lo danno in gestione alla Fondazione Politeama per fare i concerti e Casadonte si lecca i baffi: altri 600.000 euro di budget da gestire per i concerti, con chi? Magari ve lo diciamo la prossima volta.
Lettera firmata da un cittadino catanzarese che ha paura delle ritorsioni dei poteri forti (noi non abbiamo paura e gliela pubblichiamo volentieri)