Lettere a Iacchite’: “Cosenza, 4 medici infettivologi “imboscati” in piena emergenza Covid!”

Egregio Direttore,

come addetto ai lavori e come potenziale utente vi segnalo, visto l’aumento dei ricoveri per Covid -19 presso il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, che purtroppo ad oggi persiste la carenza di medici infettivologi nel reparto.
A fronteggiare la grave situazione è solo il Primario Dott. Mastroianni insieme a 4 medici in organico.

Da mesi questa problematica è stata evidenziata dagli organi preposti alla dormiente Direzione Generale e Direzione Sanitaria, ma è evidente che questo grave problema poco interessa insieme al blocco di tante altre attività che quotidianamente vengono denunciate presso la vostra redazione, visto che l’unico obiettivo del Commissario Straordinario Dott.ssa Panizzoli è quello di intascarsi il premio di 50.000 euro previsto dal famigerato ”Decreto Calabria”.

La cosa più grave non è il mancato procedimento ad avviare le procedure concorsuali per assumere Dirigenti medici infettivologi ma la nota e continua presenza di 4 Dirigenti medici infettivologi che prima erano regolarmente in organico presso il reparto di Malattie Infettive e che da due anni circa bivaccano da” imboscati” senza titolo presso varie unità operative a seguito di varie raccomandazioni e si rifiutano di ritornare presso il loro reparto di appartenenza vista la grave emergenza.

Non voglio fare i nomi di questi falsi professionisti ma vi posso garantire che i sig.ri professionisti medici vagano senza meta a proprio piacimento tra l’Annunziata di Cosenza e il Santa Barbara di Rogliano senza titoli e competenze idonee a ricoprire varie specialistiche e si ritrovano in reparti come il Centro Trasfusionale, o il reparto di Protezione inventandosi il ruolo di medico competente senza essere abilitati ad effettuare visite mediche al personale dipendente, infine chi gira come una trottola a comando sotto e sopra tra Ortopedia e Neurochirurgia.

Purtroppo l’amministrazione dorme ma quello che tutti si domandano è questo: è mai possibile che in una emergenza simile questi infettivologi raccomandati non vengono richiamati a fare il loro dovere?

I vertici aziendali sanno bene che non si muore di solo Covid in Malattie Infettive perché ci sono tante altre patologie gravi. La carenza di personale medico in uno dei principali reparti del nosocomio cosentino è un fatto gravissimo, eticamente non è concepibile che medici pagati puntualmente si rifiutino di fare il loro dovere. Tanto vi dovevo…

Lettera firmata