Lettere a Iacchite’: “Cosenza, caos mense scolastiche: mancano onestà e trasparenza”

Gentile Sindaco,

Le scrivo senza alcuna vis polemica ma nel solo e più importante interesse che conti nella vita di qualsiasi cittadino, e cioè quello dei propri figli, che rappresentano l’unica speranza in una terra troppo a lungo vessata dalle dinamiche stantie di un potere politico mal riposto, mi riferisco ovviamente a tutti i livelli della politica.

Le chiedo gentilmente di spiegare a noi cittadini, con parole semplici e comprensibili anche da coloro che non masticano di politica e non conoscono dinamiche quali bandi, gare d’appalto e così via, per quale motivo l’azienda che fornisce la mensa ai nostri figli non è stata pagata per mesi, costringendo la ditta, e di conseguenza tante persone, a lavorare gratis, ed attentando, sebbene in maniera indiretta, alla salute dei nostri figli, perché è noto che il lavoro non retribuito a lungo andare porta crisi aziendali, malcontento generale e di sicuro un conseguente abbassamento del livello qualitativo del lavoro svolto.

Per quanto mi riguarda, fino allo scorso venerdì i lavoratori e la Siarc stessa avevano tutta la mia solidarietà, avendo lavorato per mesi senza essere pagati.
Ma da quando ieri ai bambini sono stati somministrati dei pasti freddi di valore economico ma soprattutto nutrizionale non adeguato, ritengo sia mancata onestà e trasparenza da tutte e tre le parti in causa: dal Comune che pur sapendo del pranzo a sacco (perché avvisato dall’azienda) non ha conseguentemente provveduto a notiziarne i dirigenti scolastici; dall’azienda, che lo scorso venerdì tramite un dirigente aveva promesso i pasti completi almeno fino al 15 gennaio, sapendo di non averne disponibilità; ed infine dai lavoratori, che hanno persino chiesto ai genitori piena solidarietà pur sapendo quali erano le scorte dell’azienda, perché non posso credere che si lavori in una cucina senza sapere se tali scorte siano sufficienti a garantire dei pasti completi.

Peraltro, resta un mistero il motivo per cui l’amministrazione non ha preferito una sola parola in merito a questa emergenza che imperversa da settimane, c’è solo un avviso sul sito ufficiale, risalente a quasi un mese fa, in cui si informa la cittadinanza che è stato prelevato l’importo di 100.000€ destinato a garantire la mensa fino a giugno, cosa che sembra ormai inverosimile visti gli scioperi degli ultimi giorni ed il preoccupante precipitarsi della situazione; ci si sarebbero aspettate delle rassicurazioni su un fatto tanto grave, utili a tranquillizzare i cittadini quantomeno sulla volontà di risolvere al più presto il problema, ed oltretutto ad evitare la diffusione ormai incontrollata di notizie mai confermate o confutate dall’amministrazione, come un fantomatico recente bando andato deserto, o la totale assenza di soluzioni per la mensa, tanto da destare addirittura preoccupazione sulla reale prosecuzione dell’orario scolastico a tempo pieno.

Attendo dunque lumi in merito, come ritengo molti altri genitori, oltretutto anche sulla destinazione che hanno avuto quelle migliaia di euro che per mesi noi genitori abbiamo versato all’ufficio ticket, per veder poi somministrato ai nostri figli una fetta di spalla cotta con due bocconcini, e cosa ancor più grave, per vedere barbaramente violato un diritto pagato con sudore e sacrifici, uno dei diritti fondamentali su cui si fonda una società civile, vale a dire la tutela dei nostri figli.

Grazie, con rispetto
Stella Romano, genitore