Lettere a Iacchite’: “Cosenza, i soprusi della polizia in via Frugiuele”

I soprusi della polizia in via Frugiuele

Caro direttore,
le scrivo queste poche righe perché ancora una volta sono stato oggetto di soprusi da parte dei funzionari della polizia di stato che lavorano presso la questura di Cosenza. Sono residente in via Frugiuele e da diversi mesi oramai noto costantemente gli abusi da parte dei questurini e di altri soggetti che frequentano la zona (di giorno e di notte). Anche stamattina ero sotto casa e con mia “gioia” ho avuto un alterco con un poliziotto che mi stava investendo per prendersi il parcheggio libero. Ho fatto notare al poliziotto (in borghese, senza nessuna divisa d’ordinanza) che stava occupando un posto in striscia blu, riservato a chi paga la striscia blu o a chi, come noi residenti è in possesso di un permesso che viene rilasciato dall’URP del Comune di Cosenza, per un totale di 30 euro l’anno.

Il poliziotto sceso dal veicolo non solo non ha chiesto scusa per il quasi investimento, ma, alzando la voce, ha intimato che dovevo chiamare i vigili per fargli fare la MULTA perché lui le strisce non le paga (ASSURDO!) e io non potevo avanzare nessuna richiesta in quanto il suo essere lavoratore in zona vale più del mio essere residente. ED è SEMPRE COSì, VA AVANTI COSI DA ANNI E NOI SIAMO STANCHI DI SUBIRE. Gli scivoli tra via Frugiuele e via Cattaneo sono sempre occupati da veicoli con il pass Polizia, che ricordo essere valido solo nelle zone che sono predisposte per il parcheggio dei veicoli di servizio e privati nei parcheggi a loro destinati su via Cattaneo lato sinistro e su via Palatucci (ex via Frugiuele sulla destra), non per tutto il quartiere.

Invece i posti su via Palatucci, per un’ordinanza del questore sono vuoti e ci sono volanti di servizio ferme per giorni, tutti gli altri spazi della zona sono occupati da veicoli con pass per le zone ztl, per le zone a2, ma mai la zona di riferimento. Da due anni c’è anche il problema delle piattaforme esterne ai locali, che hanno limitato molto la sosta. Insomma… non abbiamo il diritto di tornare a casa, non abbiamo il diritto di ribellarci a questa situazione, ma dobbiamo subire, nel silenzio omertoso e far finta di niente. Non è possibile che nessuno intervenga, non è possibile che vengano anche occupati i parcheggi destinati ai portatori di handicap e che, fatto presente alla guardiola della questura di Cosenza, ci si senta rispondere che avere un parcheggio riservato in zona è un privilegio!!! Basta. Chiediamo spiegazioni alla nuova giunta comunale (sono anni che è stato richiesto il rifacimento delle strisce di zona), al questore per i comportamenti dei suoi sottoposti, a chi può darci una mano per far tornare questo quartiere quantomeno vivibile, perché non lo è più da anni e noi siamo stanchi.

Lettera firmata