Lettere a Iacchite’: “Cosenza, qui Centro Storico: il muro di gomma delle autorità”

Il degrado del Centro Storico di Cosenza parte innanzitutto dalle persone che ci abitano prima ancora che dagli edifici. Per chiarire il concetto, ad esempio, si verifica una perdita dal bagno del vicino confinante… Bene, allora comincia il calvario: vieni a scoprire che si tratta di una persona con sfratto esecutivo da gennaio, sospeso per l’emergenza sanitaria, nullafacente, che a parole si impegna a riparare il danno ma in concreto non fa nulla.

Passano i mesi ti senti impotente, contatti il proprietario dell’appartamento che essendo in lite con l’inquilino, a causa dello sfratto, ha le mani legate, si attiva con messaggi e telefonate non sortendo nessun risultato.

Penso allora a rivolgermi alle istituzioni, faccio un tentativo presso i Vigili del fuoco, ma non possono intervenire se non c’è un pericolo immediato. Faccio un tentativo con i carabinieri, ma mi dicono che sono finiti i tempi e che possono fare solo una ramanzina al tizio cercando di indurlo a riparare il danno, ma non è possibile denunciarlo perché non ha commesso nessun reato.

Allora scrivo ai Vigili Urbani, ma mi contattano dicendo che si tratta di un problema tra confinanti, che non possono intervenire in nessun modo, ma si impegnano a comunicare all’inquilino e al proprietario che li riterranno responsabili per eventuali danni o situazioni di pericolo che si dovessero verificare verso terzi, ma a distanza di oltre venti giorni non se ne ha notizia. Contatto un avvocato che, sinceramente, mi dice: in questi casi si rischia di rimetterci anche i soldi delle raccomandate. Questo è quanto succede se decidi di abitare nel Far West del Centro Storico. Il tutto si verifica sul Corso Telesio, zona Piazza Piccola.

Giuseppe De Cesare