Lettere a Iacchite’, diritto di replica: “Mio fratello non ha conflitti di interesse”

Ho letto con attenzione la lettera pubblicata stamani “Cosenza ospedale dell’Annunziata basta omertà” (http://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-cosenza-ospedale-dellannunziata-basta-omerta/). Spero e mi auguro che Lei sia così cortese e gentile da pubblicare quanto sotto esporrò (credo che sia anche un mio diritto). Ritengo infondato il duro attacco esplicitato nei confronti di mio fratello Teodoro e mia sorella Maria (saranno loro a rispondere, qualora lo ritenessero opportuno). Per quanto mi riguarda, preciso che sono stato assunto in Dussmann il 18 ottobre 1997 (oggi sono 22 anni) come addetto alle pulizie con un contratto di 15 ore settimanali.

Mio fratello in quel periodo, pur lavorando per l’azienda ospedaliera, non ricopriva alcun incarico dirigenziale, per cui parlare di conflitto di interesse è assolutamente falso. A maggio 1999 la Dussmann mi ha proposto di andare in trasferta a Roma: da quella data sono stato in giro per l’Italia (Roma, Napoli, Messina, Palermo, Firenze, Sciacca). Sono rientrato per un breve periodo a Cosenza nel 2008 con il ruolo di caposervizio, demansionandomi proprio per non creare problemi a mio fratello. In questo periodo non ho avuto poteri decisionali, né operativi né economici. Sono ripartito per Roma (dove  tutt’oggi lavoro) e il 12 giugno 2014 mi sono licenziato dalla Dussmann per essere assunto dalla Markas, attuale mio datore di Lavoro (che non ha mai avuto rapporti di lavoro con l’ospedale di Cosenza). Se gerarchicamente rivesto un ruolo, è frutto dei miei sacrifici e, mi scuso per la presunzione, per le mie capacità. E’ dal 1999 che faccio il pendolare e ci sono stati periodi che tornavo a casa ogni 30/40 giorni, pur avendo moglie e quattro figli. Ho fatto enormi sacrifici per portare avanti la famiglia.

La ringrazio per la cortese disponibilità.

Cordiali saluti

Giovanni Gabriele