Lettere a Iacchite’: “Ferrovie della Calabria, la solita vergogna: noi paghiamo e loro mangiano”

Buongiorno,

mi rivolgo alla vostra redazione per fare luce sul problema FERROVIE DELLA CALABRIA. Paghiamo abbonamenti per vedere i nostri figli alla stazione fino alle 8…, l’entrata a scuola sempre in ritardo da giustificare. Sopprimono le corse, tante mattine ci organizziamo noi genitori e li accompagniamo a Cosenza dalla stazione di Piane Crati. Navette inesistenti, treni soppressi, abbonamenti carissimi e noi dobbiamo comunque portare ‘sti ragazzi a scuola. Se io perdo ore di lavoro per poter andare su e giù da Cosenza, non posso poi comprare abbonamenti. Potreste per favore fare luce su questo problema? Mandano un solo pullman e stanno tutti ammucchiati come i deportati ad Auschwitz, in 2 anni di pandemia, e di dad, ci hanno fatto evitare gli assembramenti, perché? Per poi tenere 100 ragazzi in un vagone con capienza 15? Loro mangiano e noi che paghiamo dobbiamo subire. Se questa è la legge della Calabria, allora stiamo messi proprio bene!

Lettera firmata