Lettere a Iacchite’: “Ferrovie della Calabria, sulla tratta Cosenza-Rogliano il degrado regna sovrano”

Con la riapertura delle scuole, si ripresentano i soliti problemi mai affrontati nella nostra regione. Quello dei trasporti, per esempio. Riceviamo la segnalazione della incresciosa situazione di disagio che si verifica giornalmente sui treni della Ferrovie della Calabria, tratta Rogliano-Cosenza e ritorno.

Nonostante la normativa Covid preveda una capienza dell’80% (” mezzi del trasporto pubblico locale, sia nelle regioni in zona bianca sia in zona gialla, fatta salva l’osservanza delle misure anti contagio, la capienza massima di autobus e treni locali sarà pari all’80% del totale dei posti disponibili) i treni delle Ferrovie della Calabria, viaggiano ben oltre il 100 %.

Questo si verifica nell’orario di entrata e uscita da scuola, quello che doveva essere attenzionato maggiormente.

In data 21 settembre le Ferrovie della Calabria hanno postato la notizia “arrivano i rinforzi sui binari già domani”. L’annuncio sbandierato è rimasto, come prevedibile, disatteso. Infatti il treno delle 7.00 in partenza da Rogliano per Cosenza è a dir poco fatiscente, altro che nuove carrozze, così pieno che in alcune stazioni gli studenti non vengono fatti salire.

Per poter verificare quanto succede, si può salire sul treno che alle 13 circa parte da Cosenza Vaglio Lise destinazione Rogliano. Basta scendere poi a Cosenza Casale per rendersi conto che già alla prima fermata di “Monaco” il treno è completamente pieno degli studenti che escono dalla Ragioneria, Industriale e Liceo Scorza e i ragazzi delle stazioni successive devono restare in piedi, al caldo, accalcati alla porta in barba alle norme anticovid.

Un’altra segnalazione, le stazioni intermedie di Monaco e di Campanella sono sporche, piene di spazzatura con i topi che saltellano, i sottopassi che fino allo scorso anno erano addirittura chiusi, costringendo i ragazzi a rischiare la vita attraversando i binari, sono aperti ma impraticabili. Molti genitori, che ne hanno la possibilità, sono stati costretti ad accompagnare i figli fino a Cosenza per evitare tutto questo.

Fino a quando saremo costretti a subire e sopportare questa vergogna da terzo mondo?

In compenso, frotte di candidati di ogni ordine e grado continuano con disinvoltura e faccia tosta a chiedere voti per le elezioni regionali e comunali.

Vergognatevi!!!

Lettera firmata