Lettere a Iacchite’: “Il boss e i suoi figliocci aspiranti rettori hanno messo le mani sull’Unical”

Crisci e Saccà

Caro Iacchite’,

dopo il vostro articolo che ha smascherato il gioco elettorale del boss, al secolo Mimmo Saccà, all’Università della Calabria è scattato il piano B (COMUNQUE VADA VINCERA’ IL BOSS). Il boss infatti ha ordinato ai suoi due figliocci che tutto gli devono (Nicola Leone e Luigi Palopoli), in corsa per il ruolo di rettore “pupazzo”, di far credere a tutti gli elettori che sono nemici. Quando si incrociano sul ponte Bucci neanche si salutano!

E pensare che il professore Leone fu mandato dal boss a colonizzare il Dipartimento di Matematica per far partire lì quei corsi di telematica che nel suo dipartimento gli aveva soffiato da sotto il naso il professore Salvatore Marano, suo acerrimo nemico. Marano, infatti, quando ancora internet era fantascienza, ci vide lungo e riuscì a far partire i primi corsi di telematica nel dipartimento del boss. Ci riuscì solo perché quest’ultimo non capì il potenziale di internet. Grazie alla sua intuizione Marano e il suo gruppo si sono col tempo consolidati stipulando accordi con agenzie spaziali, prendendo finanziamenti grossi e questa cosa al boss-Saccà proprio non andava giù e per scalzarlo è stato costretto ad agire dall’esterno (dal dipartimento di Matematica, appunto) per cercare di indebolirlo.

Adesso, grazie al lavoro svolto dal fido Leone, il dipartimento di Matematica sottrae al gruppo del professore Marano molti studenti impoverendolo e gettando così le basi per buttarlo fuori dal suo dipartimento o costringerlo quantomeno a sottomettersi. Palopoli, invece, ha svolto la sua missione di affidare i sistemi informativi a Cineca pagandoli 10 volte di più rispetto a quanto offerto dalla concorrenza. Concorrenza che ha denunciato il tutto e portato l’Unical alla condanna al Consiglio di Stato (https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/06/ricerca-sentenza-si-abbatte-su-cineca-fondi-annuali-miur-sono-aiuti-di-stato-solo-per-il-2015-deve-ridare-187-milioni/3423350/).

L’Ateneo si è poi adoperato per aggirare la sentenza e continuare a mantenere l’affidamento a Cineca. Ricordiamo che Cineca è un’azienda parastatale fondata da Romano Prodi che riceve commesse generose dal Miur e dalla maggior parte delle università italiane per realizzare dei software che si possono trovare sul mercato a prezzi più bassi. D’altronde basta pensare al potere che conferisce un sistema informativo che consente di verbalizzare un esame oppure quello del protocollo oppure quello che gestisce la rilevazione delle presenze del personale, oppure quello relativo alla contabilità. Un esame alla fine diventa un rigo di testo memorizzato su un sistema fornito da Cineca e amministrato da qualche spiartu. E chissà quante volte un malintenzionato sarà stato tentato di adoperarsi per farsi registrare un esame senza sostenerlo…

Questo il quadro generale, caro Iacchite’ e comunque finisca, come scrivevate, vincerà sempre il boss. Così vanno le cose – avrebbe detto il vecchio Giacomo Mancini – all’ateneo di Arcavacata.

Lettera firnata