Lettere a Iacchite’: “Macchinari rotti e dializzati costretti a 10 ore di attesa”

Egregio direttore,

chi scrive è la moglie di un dializzato che si fa portavoce di altri ammalati giunti ormai all’esasperazione. Malgrado le tantissime segnalazioni, la situazione nel reparto dialisi dell’Ospedale (chiamasi così) Civile dell’Annunziata di Cosenza, diventa sempre più grave. Anche stamattina i macchinari che tengono in vita i malcapitati si sono fermate, e come spesso accade, il tecnico chiamato a ripararle deve precipitarsi in città da Vibo Valentia!

Le macchine riscontrano da anni sempre lo stesso problema, e nessuno all’oggi si è mai preoccupato di sostituirle. Ogni qualvolta si rompe la macchina succede che gli ammalati sono costretti ad ore e ore di attesa, anche 10 ore è capitato, con non pochi problemi anche per gli infermieri costretti a gestire il caos totale, e per tutti gli ammalati che devono passare alla seduta successiva. Questo è quello che accade puntualmente ogni settimana a causa di un “deionizzatore” che ha fatto il suo tempo e che viene riparato ma non sostituito!

Chiedo a chi di dovere: quanto tempo ancora bisogna aspettare per poter dare un po’ di dignità all’ammalato? Il reparto è fatiscente, manca la manutenzione, l’igiene, e a dirla tutta è un vero e proprio “porto di mare”! Quale politico di turno è capace a riempirsi la bocca ma non agisce? BASTA parole inutili e promesse vane! Bisogna intervenire, si va avanti con le denunce e se è necessario anche alla procura della REPUBBLICA. L’AMMALATO PRIMA DI TUTTO.

Luigia Posella