Lettere a Iacchite’: “Mio padre, il giuramento dei medici e la guerra contro il Covid”

Riflessione amara. Mio padre è direttore sanitario in una clinica per anziani ad Aprigliano con parecchi casi Covid ma anche con pazienti che, per fortuna, non hanno contratto il virus e che sono stati isolati in un piano diverso dell’immobile. Ha quasi 75 anni. Non ha personale che possa supportarlo. Un solo infermiere e nessun medico a parte lui. E da ieri 9 operatori sanitari. Nonostante tutte le mattine gli si dica di non andare (scusate, ma come tutti abbiamo paura e tendiamo a tutelare chi amiamo) perché soggetto fragile, si rifiuta categoricamente perché dice che ha fatto un giuramento e che i ricoverati non hanno nessuno che li assista o che dia notizie ai familiari fuori.

Siamo orgogliosi di lui ma va da sé che né io, né i miei fratelli, né le amate nipotine possiamo vedere i nostri genitori per evitare rischio di contagio. Ieri sera non è neanche tornato a casa, è rimasto a dormire in clinica. Sta chiedendo aiuto ovunque per aumentare il numero di infermieri, persino attraverso la stampa. E allora mi chiedo… Dove sono tutti quelli che hanno fatto lo stesso giuramento di mio padre ma che adesso si nascondono per paura? Come si può permettere ad un medico che dovrebbe essere in pensione di combattete DA SOLO una guerra come questa? Terra mia ti amo ma non meriti un uomo come lui…

Anna Sprovieri