Lettere a Iacchite’: “Oss, basta guerre tra poveri”

Foto di Fabrizio Liuzzi

GLI “IDONEI” E NON “QUELLI DI REGGIO“

Questa nostra lettera è in risposta all’articolo del 21/11 pubblicato da una collega che ci definisce “quelli di Reggio“ (http://www.iacchite.com/cosenza-perche-tra-gli-oss-ci-sono-figli-e-figliastri-e-che-vogliono-quelli-di-reggio/).

Innanzitutto carissima collega teniamo a precisare che siamo “ colleghi “ e non “quelli” e che non vogliamo altro che il diritto al lavoro senza nulla togliere a nessuno ribadendo come sempre detto che non vogliamo “guerre tra poveri”. Siamo oltre 300 OSS (compresi padri e madri di famiglia) che con tantissimi sacrifici, spostandoci per tutta Italia, abbiamo partecipato ad un regolare concorso pubblico basato su 3 prove che ci ha portato ad essere idonei in una graduatoria, legale e visibile a tutti (lei invece, come scritto nel suo articolo, lavora presso un’ Azienda Ospedaliera dell’ Asp di Cosenza e non le abbiamo mai chiesto, e non ce lo siamo neanche mai chiesto, in base a cosa, a come o per chi 15 anni fa ha preso servizio).

Carissima collega, ai concorsi possono partecipare tutti quelli che hanno i requisiti di legge, ha avuto anche lei la possibilità di partecipare al concorso (sempre se non lo ha fatto) anzi a ben due concorsi, Crotone prima Reggio poi. Quello che noi chiediamo, vista la situazione economica grave in cui versa la sanità calabrese e per garantire i LEA, in base al principio di economicità ed efficienza, prima di bandire altri concorsi, è che vengano utilizzate le graduatorie attive, le quali possono essere smaltite non solo a livello regionale ma essendo un pubblico concorso, previo accordo tra le aziende, come è successo, anche a livello nazionale.

Le auguriamo carissima “collega “ di poter, al più presto, vincere o risultare idonea di un pubblico concorso e in caso decida di risponderci di rivolgersi a noi definendoci “colleghi“ e non “quelli di”.

Lettera firmata