Lettere a Iacchite’: “Parco della Sila, gli affari del Fai continuano: dalla Svampita di Lorica alla grillina di Rende”

Dopo il regalo che la Svampita di Lorica, al secolo Sonia Ferrari, a lungo presidente e commissario del Parco Nazionale della Sila, ha fatto alla super direttrice del FAI Simona Lobianco, sua ex collaboratrice, piazzata li proprio dalla Svampita, ecco arrivare con il tipico sguardo da “setta grillina” la rendese Annalaura Orrico, che addirittura elogia il FAI per aver speculato negli ultimi 5 anni sulla concessione a titolo gratuito del Parco Nazionale della Sila, all’epoca della concessione presieduto appunto dal commissario Sonia Ferrari.

Oggi il presidente è Francesco Curcio, e non ha colpa per la precedente assegnazione a titolo gratuito di un bene demaniale con alberi dichiarati monumentali dal Ministero dell’Ambiente, i già famosissimi Giganti della Sila di Fallistro.

La cosa più eclatante, tuttavia, è che su una concessione a titolo gratuito il FAI faccia pagare un biglietto di ben 5,00€ (cinque euro!) a persona adulta per la visita, più i giusti supplementi per la guida.

Ora, non capiamo perché su una concessione pubblica a titolo gratuito ad una Fondazione privata come il FAI, non ci sia stato all’epoca – cioè nel 2015 – un avviso pubblico, visto che oggi il FAI incassa tra i 120 mila e i 150 mila euro per i biglietti pagati dai contribuenti che già pagano le tasse e dovrebbero vedere un patrimonio demaniale gratuitamente ovvero al massimo pagando il solo costo della guida, in caso di visita guidata, ovvero un obolo per la pulizia come si faceva prima dell’avvento del FAI quando la gestione era in mano al Corpo Forestale dello Stato e poi al Parco Nazionale della Sila!

Sono i (soliti) misteri dei soldi pubblici affidati ai privati direttamente, mascherati da una concessione a titolo gratuito che però genera grandi entrate per la fondazione privata. I misteri dell’oligopolio misto all’italiana, anzi alla calabrese!

Lettera firmata