Lettere a Iacchite’: “Reggio, ma i sindacati finora dove sono stati?”

Gent. Direttore

Ho letto con estrema difficoltà, il disagio e anche sofferenza la nota dei sindacati confederali, nel merito della situazione che attanaglia la comunità reggina, in particolar modo su servizi essenziali quali sono l’acqua e i rifiuti, le cui manchevolezze erano e sono sotto gli occhi di tutti.

La mia difficoltà di comprensione, dello scritto “Settembrino” dei sindacati, scaturisce, dalla loro assenza, dal momento che, durante tutto il periodo estivo erano “giustamente” in ferie, nel mentre tanti cittadini erano per Strada, a protestare per cercare di avere interlocuzioni per poter, quanto meno, risolvere le gravi emergenze presenti.

Questa singolare assenza proprio in un momento del bisogno mi è odiosa e impossibile da accettare.

Scrivo con grande pesantezza di animo, perché sono una persona che ha speso la propria vita, con 45 anni da iscritto alla CGIL e anche un modesto dirigente, abituato in una scuola dove si è sempre cercato di prevenire, per tempo e nei modi giusti, le problematiche della vita delle persone; del momento ma anche come prospettiva per il futuro.

Ecco, la distinzione di un sindacato confederale attivo e presente nel territorio, capace di trovare, per tempo i giusti tavoli di confronto rispetto ai temi in essere. Penso alle problematiche di gestione sul versante organizzativo dell’Ente comune e le varie metodologie nella ricerca di interventi preventivi sui singoli problemi. Non so se questo è stato fatto, se si è fatto i cittadini non l’hanno nemmeno intravisto.

Niente investimenti proiettati verso il futuro, perenne impossibilità d’interventi nemmeno di normale manutenzione.

Potrei continuare invece preferisco fermarmi, perché spero che questo scritto che, viene dal cuore prima del cervello, possa aprire una discussione affinchè, la CGIL, esca dal torpore che cerca di annacquare con il famoso detto “Dopo aver rubato a Santa Chiara si vogliono mettere i portoni di ferro”.

Reputo inutile il confronto con i candidati alle prossime elezioni regionali mentre diventa indispensabile attivare un percorso di ascolto fra la gente, per essere in grado di affrontare NELLO SPECIFICO TERRITORIALE, E CITTA’ METROPOLITANA, LE TANTE CRITICITA’ CHE CI ATTANAGLIANO.

Per finire, dico che, da cittadino continuerò le iniziative che si renderanno necessarie con la speranza di avere accanto “LA MIA CGIL”.

R.C. 11.09.2021

CITTADINO E ISCRITTO CGIL Pino DE FELICE