Lettere a Iacchite’: “Scalea Scalea come mi arricrea: finalmente un po’ di pulizia”

Caro direttore,

la prima settimana di agosto nella mia amata Scalea è stata davvero rovente ma la colpa non è da attribuire al meteo! Gli animi dei miei concittadini sono stati riscaldati dalla polizia locale, dalla Guardia di Finanza, dal demanio e da alcuni funzionari del Comune che senza tregua né preavviso hanno posto sigilli a tantissimi lidi e attività commerciali che fino ad ora occupavano il suolo del demanio marittimo senza avere concessioni e senza mai pagare neanche un euro.

Sembra un qualcosa di incredibile soprattutto agli occhi dei pochi onesti che si impegnano da sempre (anche facendo enormi sacrifici) a pagare allo stato tutto il dovuto. Ma si sa che in Calabria c’è chi ha un santo in paradiso (ancora meglio in Comune) e chi no. Durante gli ultimi ventanni sembra che a Scalea abbiano governato le tre scimmiette: quella che non vede, quella che non sente e quella che non parla. Per troppo tempo chi era preposto alla vigilanza sul demanio marittimo ha preferito chiudere gli occhi e non esercitare le prerogative proprie di polizia giudiziaria.

Evidentemente per connivenze e convenienze hanno preferito “vendersi” per un ombrellone gratis o per un paio di cene e i più fortunati magari hanno ricevuto anche un’auto nuova da una concessionaria “amica”. Ma oggi finalmente qualche acqua è stata smossa e i sigilli bianchi e rossi sembrano una nuova tendenza di design utilizzata per arredare gran parte della costa. Il commissario del Comune Massidda ha iniziato a portare alla luce tutti questi scandali. Dunque, cari amici degli amici che avete campato a scrocco per tutto questo tempo, non dormirete più sonni tranquilli come già capita da qualche notte ai vostri colleghi che hanno ricevuto i sequestri.

Uno tra tanti ha riguardato una famosa struttura alberghiera, un altro una nota attività commerciale (che sembrerebbe non aver MAI corrisposto nulla a titolo di canone demaniale da diversi decenni). Nei giorni scorsi è toccato anche a diversi lidi. Se avete la coscienza sporca domandatevi dunque quando sarà il vostro turno perché un controllo improvviso potrà far terminare nel peggiore dei modi la vostra stagione lavorativa e anche il vostro sporchissimo gioco. Finalmente si respira un po’ di giustizia nell’aria anche se da inguaribile pessimista credo che l’idillio verrà spazzato via con un soffio di scirocco dalle prossime elezioni comunali di settembre. La possibilità che si candidi una persona al di fuori di queste schifose logiche del clientelismo? Per Scalea al momento resta un miraggio. Buona estate