Lettere a Iacchite’: “Tirreno inquinato, ma cosa aspettate a vietare la balneazione? Ve lo impediscono i politici?”

Sono vent’anni ormai che fare un bagno in acque pulite sul Tirreno cosentino è un terno al lotto. L’ultima domenica di giugno partito da Cosenza per Paola (fogna a cielo aperto) mi sono arreso e ho piantato l’ombrellone a Coreca. Era il meno peggio. Un mare stupendo salvo la merda onnipresente. Si sono avvicendate nel tempo non so quante maggioranze regionali di vario colore, si sono avvicendate chissà quante amministrazioni comunali di vari colori, con un solo problema da risolvere: le fogne a cielo aperto e i depuratori inefficienti o chiusi …

Eppure dopo vent’anni nulla è cambiato. Il proliferare di fioriture, come voi in un articolo avete già rilevato e condannato, continuano. I cittadini protestano, pagano la tassa depurazione ma cosa viene restituito? Merda… Ho già scritto che i nostri politici dovrebbero fare le loro vacanze sul Tirreno cosentino, sicuramente gli spunterebbe un fiore in bocca a forma di….

Oggi scrivo per denunciare il mancato intervento dell’Asp, delle Capitanerie, di Goletta verde, di tutti coloro preposti al controllo e salvaguardia della salute pubblica. Perché questi enti non rendono non balneabili tutta la costa? Succederebbe un casino, gente che si ritroverebbe senza posto di lavoro, ristoranti chiusi, appartamenti e ville disdette eccetera ma sarebbe un provvedimento giusto e forse risolutivo. Forse si metterebbe mano al problema e forse si risolverebbe. E poi, immaginate i nostri politici e amministratori alla ricerca di asilo politico in altre regioni, perché perseguiti dall’opinione pubblica calabrese? Auguri di una buona estate al mare di… Calabria!

Lettera firmata