Lettere a Iacchite’: “Villa San Giovanni, restiamo umani”

Questa vuole essere una lettera aperta, che possa sollecitare le Coscienze. Perché di coscienza siamo dotati tutti, il vero problema è quando non la si usa facendo finta di non vedere, di esser impegnati su altri fronti, anch’essi urgenti, ma… Davanti a uomini disperati bisognerebbe bloccare tutto. Perché la disperazione umana ha il privilegio su tutto. Bisognerebbe riuscire ad avvicinarsi allo stato emotivo e reale, quanto più possibile, della persona.

Oggi in tv, al TG3 Calabria, hanno proiettato un servizio avvilente. Uomini, Lavoratori, la maggior parte trasportatori di merci che sono a Villa San Giovanni, fermi, da due giorni. Lasciati senza un minimo di assistenza. Possibile che nessuno vada lì ad assicurargli sostenimento come cibo, acqua, qualche coperta visto che oggi è scesa anche la neve? Perché non danno loro la possibilità di sistemarsi in un Hotel, in una struttura che gli consenta la possibilità di attendere quello che gli Organi preposti devono decidere su di loro, in maniera dignitosa? Intanto si accalcano per strada, non potendosi attenere neanche alle misure di sicurezza avverse al contagio. Essendo ai confini, a momenti, “non si sa” a chi spetta farsene carico. Dicono, e su questo sto riflettendo anche io, che questo periodo dovremmo utilizzarlo per migliorarci. Che ben venga! Ma percepisco solo malessere, disperazione e preoccupazione da parte di quasi tutti. Potrò iniziare a vedere “le cose buone”, quando esse, siano garantite tra gli uomini. E che di quel famoso carico, se ne faccia la COSCIENZA!

25/3/2020 Valentina Battendieri