Lettere a Iacchite’: “Villa Sorriso, noi dipendenti vessati dai Morrone e dal loro galoppino”

Caro Direttore Carchidi,

ci rivolgiamo al suo giornale libero, forse l’unico in questa maledetta terra piena di faccendieri venduti per 2 caramelle. Tramite il suo giornale ci rivolgiamo anche al Presidente della Regione Occhiuto, quale commissario alla sanità pubblica: non è più accettabile la situazione che viviamo da tempo a Villa Sorriso, casa protetta di Montalto Uffugo nella quale lavoriamo tanti padri e tante madri di famiglia, gestita dalla famiglia Morrone, in maniera pessima e superficiale.

Non basta essere pagati ad acconti ormai da oltre 2 anni, vessati dal cambio peggiorativo di contratto collettivo nazionale di lavoro, cassa integrazione, ferie forzate e pressioni psicologiche da parte del loro galoppino Carmelo Rota, neo assunto alla Regione Calabria nella squadra di Luciana De Francesco, moglie di Luca Morrone. Rota, senza averne titolo, si atteggia a fare lo sceriffo, e atteggiandosi a pseudo responsabile del personale della struttura, minaccia licenziamenti a destra e a manca!

Siamo presi in giro tutti i mesi sulla retribuzione delle spettanze. Subiamo l’arroganza e il menefreghismo da parte di questa famiglia, che ripete gli stessi errori commessi nella gestione di altre due cliniche, poi vendute per la scellerata gestione che hanno fatto negli anni. Ora la storia si ripete, l’azienda versa in condizioni finanziarie precarie, come si evince dai bilanci 2020 con perdite considerevoli. Come se non bastasse, la struttura ad oggi ha un focolaio in atto con più di 20 degenti positivi al Covid, fortunatamente tutti vaccinati, in condizioni di salute ad oggi tutto sommato buone, ma tutto ciò poteva essere evitato se chi di dovere avesse adottato tutte le precauzioni, tamponi ad intervalli regolari e ingressi più controllati.

Attualmente lavoriamo in condizioni al minimo della decenza, la struttura ormai è vecchia e fatiscente, non dà possibilità di isolare i pazienti positivi da quelli negativi. Però nonostante tutte le problematiche che viviamo ogni giorno, cerchiamo di fare il nostro meglio senza far mancare nulla ai pazienti lavorando con coscienza e diligenza.

Non siamo più disposti ad accettare, però, il fatto che i signori Morrone, nonostante tutto, prendono i loro Suv da 70.000 euro ciascuno acquistati con soldi pubblici e di domenica se ne vanno a Lorica a sciare con un focolaio Covid in atto! Ora basta, siamo stanchi, intervenga il presidente della Regione Occhiuto e ci dica se tutto questo è normale. Gestire strutture accreditate non pagando i dipendenti, non saper gestire situazioni di emergenza e amministrare con grave leggerezza e superficialità nei confronti delle condizioni n primis dei pazienti e poi di noi dipendenti.

Montato Uffugo (CS) – I dipendenti di Villa Sorriso