Longobucco, la disfatta della “sinistra”: lettera aperta a Mimmo “Chiù Chiù”

ELEZIONI A LONGOBUCCO, LETTERA APERTA A CHIÙ CHIÙ

Al di là delle polemiche, alle elezioni di Longobucco con la lista di Eugenio Celestino, sconfitto dal dr. Giovanni Pirillo, sindaco uscente, c’era anche il Pd. Adesione giunta dopo un lungo e lacerante dibattito interno, ma con tanto di deliberazione degli organi direttivi. Tanto è vero che la segreteria regionale ha autorizzato l’uso del simbolo, tramite atto notarile.

Ora, siede in Consiglio regionale un nostro compaesano ch’è anche il capogruppo Pd. Si chiama Mimmo Bevacqua ma per noi qui è semplicemente Chiù Chiù, ormai da decenni… Più volte contattato, per sostenere il suo partito, il suo simbolo, ha più volte rifiutato il confronto, addirittura negandosi al telefono.

Forse amareggiato, il capogruppo, per i risultati locali delle ultime regionali e per quei pochi voti che vecchi “compagni” comunisti hanno ancora pensato di riversare sulla lista Oliverio.

Dei candidati sono stati presentati ufficialmente dal Pd ma nessuno siede nel nuovo consiglio comunale. Praticamente con l’acqua sporca è stato buttato anche il bambino.

Un partito sconfitto, un partito maltrattato. Ma non ti senti pure tu maltrattato e sconfitto in parte, caro Mimmo, nel tuo paese? E mo’ Graziano ti andava bene (e 5 anni fa no)?

Il tuo dovere era stare col tuo partito e poi attivare ogni chiarimento utile e anche duro.

E ora cosa succederà? Cosa pensi di costruire su queste macerie? Pensi di affidarti a qualche transfuga di Forza Italia o dell’Udc? O a qualcuno/a che dice di essere del Pd, sostenendo il candidato componente la segreteria provinciale di Forza Italia? Tutto è possibile, ormai!

Dopo 77 anni, non c’è un “compagno” a sedere nel civico consesso di Longobucco. Il giovane Christian, e tanti altri, sono fuori. La colpa è anche tua!

Pur comprendendo le tue rimostranze, un leader regionale, e che si pensa nazionale, può comportarsi così? Legarsi al dito l’offesuccia? Lo sgarbo politico?

Regressione infantile, dice qualcuno. E ti è andata anche bene. C’è di peggio!

Un tempo i condottieri romani, nei trionfi, facevano mostra dei nemici sconfitti e prigionieri. Per le nostre strade, in queste ore, si è visto sfilare, in bella mostra, anche qualche vecchio “compagno” prigioniero dei suoi annosi rancori mentali e risentimenti politici.

Lettera firmata