Lutto nello sport cosentino per l’addio al grande pilota Domenico “Don Mimì” Scola

Il mondo dello sport cosentino è in lutto. Poche ore fa abbiamo appreso della morte del grande pilota cosentino Domenico Scola, che tutti conoscevamo con l’appellativo di “don Mimì” oppure de “Il lupo della Sila”.

Era ultraottantenne e da qualche tempo non stava bene. La sua carriera, che si è protratta fino a pochi anni fa, è stata straordinaria. Ha vinto corse dappertutto, spinto da una passione immensa.

Conta all’incirca novanta vittorie assolute nella sua prolungata e lunga carriera sportiva, iniziata “appena” nel 1948 e che, come accennavamo, lo ha visto indossare la tuta ed il casco fino a poco tempo fa. Ha collezionato non solo trionfi nelle cronoscalate di ogni dove (la leggendaria “Coppa Sila” si può dire che sia una sua creatura) ma, soprattutto, contro avversari di altissimo rango. Un vero recordman di questa disciplina sportiva che impone sacrifici enormi e rischi incommensurabili. Ma, si sa, la passione controbilancia tutto, e Don Mimì con il suo inesauribile ardimento, ha dimostrato di essere non solo un grandissimo pilota ma, soprattutto, un autentico sportivo, paladino di un modo di intendere l’agonismo e la competizione d’altri tempi, incarnando a pieno uno degli ultimi valorosi ed intrepidi “gattopardi” delle corse su strada.

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“Il Lupo della Sila”, peraltro, è e rimarrà sempre il capostipite di una dinastia di vincenti. I figli Emilio e Carlo, quest’ultimo sulle orme paterne vittorioso anche all’Amalfi-Agerola, hanno seguito e seguono ancora la sua passione. Così come il più giovane della dinastia Scola, l’adorato nipote Domenico junior, che sta seguendo con orgoglio le sue orme.

Ecco il suo ricordo pubblicato pochi minuti fa su Facebook.

Resterai sempre lì, accanto a me.
Ad affrontare gli ostacoli che ogni giorno la vita ci mette davanti e superarli con la tua solita forza che ti ha sempre contraddistinto da tutti!!
Resterai sempre accanto a me ad ogni partenza, ad ogni curva, ad ogni arrivo.
Eri,sei e continuerai sempre ad essere il mio punto di riferimento, la mia spalla, la mia forza.

Ps: Mi raccomando ci vediamo al Reventino in partenza come dicevi qualche giorno fa… io, come sempre, sarò sempre lì a voltarmi per incrociare il tuo sguardo.

Ciao nonno, ti voglio bene.

Sempre tuo.
Domenico