Cosenza in mano alla massomafia. Ma Gratteri lo sa chi è Cozzolino?

Ma lo sa Gratteri chi è Cozzolino? Se con Cozzolino ha assunto lo stesso atteggiamento mantenuto con Luberto, allora sì. Nel senso che: nel mentre lodava e si portava dietro, dopo ogni operazione il pm Luberto, allo stesso tempo, e con notevole discrezione, lo teneva d’occhio, fino a scoprire alcune sue malefatte subito denunciate alla procura di Salerno. Da qui la nostra campagna stampa, durata più di un anno, in cui chiedevamo a Gratteri: ma lo sai chi è Luberto? E lo dicevamo perché eravamo a conoscenza, così come Gratteri confermerà nella sua denuncia a Salerno, delle gravi mancanze di Luberto in materia di indagini antimafia. Abbiamo scritto per mesi che Luberto nascondeva e affossava tutte le inchieste che riguardavano i suoi amici politici di Cosenza e provincia, e non solo. Infatti nell’ordinanza di perquisizione dei pm di Salerno nei confronti di Luberto, gli stessi ipotizzano un suo coinvolgimento nella sparizione di intercettazioni che coinvolgono un politico cosentino che intrallazza con mafiosi barattando voti con affari.

Insomma, Gratteri davanti gli faceva la bella faccia, mentre “sottobanco” gli scavava la fossa (giudiziaria). Senza mai far trapelare niente. Anche se all’apparenza potevano sembrare due colleghi affiatati, legati da stima reciproca, la sensazione, alla fine, è che Gratteri, con Luberto, abbia fatto per tutto quel periodo buon viso a cattivo gioco.

Sulla base di questo viene da pensare che Gratteri abbia svolto accurate indagini su diversi pm del suo “circondario” per capire il perché di tanto chiacchiericcio su determinati loro “atteggiamenti”. Ad esempio: su Luberto si è preso la briga di controllare tutto il suo lavoro “investigativo”, pagina per pagina, fino a scoprire gravi inadempienze, subito denunciate alla procura di Salerno. Anche se ancora non si capisce come mai delle malefatte di Luberto è venuto fuori solo l’intrallazzo con Ferdinando Aiello, e non quello di don Magorno. Aspettiamo, lo abbiamo detto: nessuno come Gratteri sa fare buon viso a cattivo gioco.

Stessa cosa potrebbe aver fatto con Cozzolino e qualche altro pm tipo Tridico. Lo ringrazia pubblicamente per il suo apporto all’operazione “Overture”, e sottobanco lo fa seguire per capire il perché di tanto vociare sulle sue azioni giudiziarie. Stessa cosa vale anche per Tridico. E se li ha seguiti allora vuol dire che sa bene qual è il loro modus operandi.

Del resto Gratteri non può non saperlo, anche perché sul pm di Cosenza Cozzolino abbiamo scritto quasi una enciclopedia: dalla cena con l’allora indagato Carmine Potestio, già capo gabinetto del sindaco Occhiuto, qualche giorno prima del blitz al Comune di Cosenza contro i dirigenti, all’accomodamento di indagini e affini. Tutte notizie non solo riscontrate, ma addirittura “fotografate”.

Dunque: se è vero che tre indizi fanno una prova, se è vero che nessuno come Gratteri sa fare buon viso a cattivo gioco dopo Luberto, Cozzolino e Tridico, da Gratteri, a questo punto, cosa ci dobbiamo aspettare?