Meluso, Cosentini e i calciatori del Cosenza in tivu

Mauro Meluso

Il Cosenza Calcio e le televisioni private. E’ dall’inizio degli anni Ottanta che le sorti dei colori rossoblu vengono raccontate dalle cosiddette tivu libere. Da Teleuno e Telecosenza a Cam Teletre e Rete Alfa fino ad arrivare alle attuali Teleuropa e Telitalia.

Uno dei maggiori opinionisti è Luigi Cosentini, uomo di calcio ormai da una vita, che da più di vent’anni segue il Cosenza nei talk show del lunedì sera. Cosentini ha curato decine e decine di talenti del settore giovanile cosentino e rendese lanciandoli nel calcio che conta e da qualche tempo lavora con l’Azzurra, che si è accordata con il Rende per la gestione del vivaio.

Molto spesso Cosentini ha criticato le gestioni societarie rossoblu (come ogni tifoso che si rispetti, in fondo) e spesso gli è capitato di entrare in conflitto con presidenti e direttori sportivi. Oggi è la volta di Mauro Meluso, diesse del Cosenza Calcio.

“Ho discusso con mister e direttori molto più importanti di Meluso – ci ha detto al telefono Luigi Cosentini -. Oggi vengo a sapere che il citato direttore ha proibito ai giocatori di partecipare alla trasmissione su Telitalia nella quale sono ospite fisso. A prescindere che noi andiamo avanti lo stesso anche senza i giocatori, è il gesto di arroganza e presunzione di Meluso che non riesco proprio a tollerare. Invece di partecipare e confrontarsi, usa mezzi discutibili “ricattando” il conduttore: “se alla trasmissione c’è Cosentini non mando i giocatori”. Questo è veramente inaccettabile”.

Conosciamo bene sia Mauro Meluso che Luigi Cosentini. Meluso è un professionista serio e lo sta dimostrando ormai da due stagioni anche a Cosenza, che tra l’altro è la sua città. La critica fa parte del suo mestiere e lo sa benissimo. Ma ricorrere al mezzo di “tagliare i viveri” a una tv privata non è da lui perchè lo conosciamo come persona democratica e rispettosa anche delle critiche.

Se proprio non vuole confrontarsi con Cosentini, gli mandi almeno i calciatori. Ne guadagneranno la libertà di espressione e anche i tifosi, che seguono sempre in gran numero la trasmissione di Cosentini.