Mia Martini, “Fammi sentire bella”: la Rai e Caterina Caselli lanciano l’inedito di Mimì

E’ stato come veder rivivere Mimì Berté. Lo speciale televisivo “Mia Martini, fammi sentire bella” in onda ieri sera in prima serata su Rai3 è stato un ritratto inedito e speciale dell’artista di Bagnara Calabra scomparsa il 12 maggio del 1995. Sono trascorsi quasi 25 anni dalla morte di una delle interpreti più importanti della musica italiana ed internazionale, una voce unica e straordinaria che ancora oggi continua a far sognare ed emozionare milioni di persone nel mondo. “Fammi sentire bella” è un docufilm dedicato alla vita dell’artista diretto da Giorgio Verdelli che, dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni, ha raccontato come è nata l’idea di realizzarlo: “Conoscevo piuttosto bene Mimì e sono venuto a sapere che esisteva un suo singolo inedito. Si intitola “Fammi sentire bella” e lo presenteremo in trasmissione. Da lì è nata l’idea di renderle questo omaggio”. Ieri sera, infatti, abbiamo potuto ascoltare anche il brano inedito “Fammi sentire bella” in uscita da oggi.

E sono stati in tanti gli amici e i colleghi che hanno tenuto a omaggiare Mia Martini all’interno del docufilm Mia Martini, fammi sentire bella. Il sottotitolo dello speciale, andato in onda ieri sera su Rai3, dunque, non è altro che il titolo di un brano inedito scritto per lei da Giancarlo Bigazzi e Angelo Valsiglio e prodotto da Sugar.

FAMMI SENTIRE BELLA (QUI il video su youtube)

Caterina Caselli, ex grande artista ormai da tempo produttrice e ai vertici della popolare casa discografica, ha offerto di Mimì un racconto molto particolare. La Caselli si è soffermata su quell’assurda diceria che voleva che portasse sfortuna, una storia non soltanto strampalata, ma pericolosissima. È proprio per questo che il fenomeno della scaramanzia viene preso così tanto sottogamba e trattato in maniera superficiale. A conferma di ciò, Caterina Caselli ha ammesso: “Ho captato ciò che stava succedendo solo superficialmente. Penso che fosse poco strutturata per sopportare questa orribile situazione. Poco strutturata come lo ero anch’io”. 

Interviste esclusive, l’ultimo video di un suo concerto live e – appunto – un brano inedito dal titolo “Fammi sentire bella”. La Rai si è mobilitata alla grande ancora una volta per omaggiare la menoria di Mimì.
E’ stata Sonia Bergamasco a guidare lo spettatore attraverso un racconto a più voci narrato da coloro che con Mimì hanno realmente condiviso la vita e i momenti della sua carriera: dagli esordi all’abbandono delle scene, dal ritorno a Sanremo fino alla sua morte; dai ricordi della famiglia, con le sorelle Loredana, Leda e Olivia, e i nipoti Luca e Manuela, alle testimonianze di colleghi e amici, come Caterina Caselli e Dori Ghezzi, e dei grandi autori che per lei hanno scritto canzoni senza tempo.

Un ritratto originale che, anche grazie a un intenso lavoro di ricerca, attraverso filmati esclusivi e interviste mai pubblicate, restituisce una Mia Martini inedita: non solo l’artista fragile dipinta dalle cronache musicali di quegli anni, ma la donna capace di regalare “quella risata che arrivava sempre, anche quando era ferita a morte”, un’interprete che non ha mai perso lo smalto e la qualità anche nei momenti più bui.

Fammi sentire bella è una fotografia del suo spirito libero, difficile da collocare in una qualsiasi delle categorie di genere della musica italiana, e per questo così grande e attuale. Raccontarla è anche descrivere un pezzo importante del nostro passato prossimo, facendo arrivare anche ai giovani, che hanno scoperto su YouTube e i social la sua immensa capacità espressiva e l’importanza di vivere e fare propria ogni canzone, rendendola immortale.

Nel docufilm il racconto si snoda tra la viva voce di Mimì – in un’intervista con Lino Capolicchio e in un lungo intervento registrato per la radio e mai andato interamente in onda – e le immagini delle sue esibizioni.

E ancora: l’esperienza con la Durium rievocata da Dori Ghezzi; la trasformazione in Mia Martini e il primo successo con “Padre davvero” che le valse la vittoria al Festival di Musica d’Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio; i ricordi di Franco Califano e Bruno Lauzi custoditi in preziose immagini di repertorio; la necessità di Mia di “sentire” ogni parola delle sue canzoni, tanto da tenere in un cassetto per ben 17 anni un capolavoro come “Almeno tu nell’universo” che segnò il suo ritorno a Sanremo nell’89 dopo anni di isolamento.
Mimì rivive nella pellicola del concerto a Portofino del settembre 1994, ultimo live registrato in video e completamente inedito, che raccoglie, oltre ai suoi successi più amati, interpretazioni di brani come “Emozioni”, “La vie en rose”, “Ne me quitte pas”.

Ma anche in una sorprendente versione di “Imagine” tratta dallo Stratos Festival del 1990, nella ripresa di una giovanissima Mia intenta a suonare la chitarra sul mare della sua Bagnara Calabra, o mentre canta “Agapimu”, il brano di cui scrisse il testo in greco. Rivive nei fotogrammi che la ritraggono al fianco di Charles Aznavour, in quelli in cui è eccezionalmente accompagnata ai cori anche da Fabrizio De André insieme a un giovanissimo Cristiano, e negli oggetti tuttora custoditi dalla famiglia e dagli amici, come il suo pianoforte e il suo cappello preferito.