Mirabelli a Sportitalia: “Maldini? Mi sono fatto una risata, ho l’accento calabrese e ne vado fiero”

Polemica al veleno tra Massimiliano Mirabelli e Paolo Maldini per le vicissitudini del Milan. L’ex diesse rossonero, cosentino purosangue, che si è rivelato al calcio che conta proprio dopo aver lavorato con il Cosenza Calcio, intervistato da Sportitalia, qualche giorno fa, si era espresso con toni piuttosto netti nei confronti di Paolo Maldini: “Aveva detto che in due anni avrebbe riportato il Milan ai fasti di un tempo e questo non è accaduto. Hanno cambiato Gattuso per Giampaolo che poi è stato mandato via. Maldini paga il non aver fatto nulla da quando ha smesso di giocare a calcio, non è del mestiere ma non è una critica, semplicemente un dato di fatto. Ricordiamoci che non basta essere stato un grande campione, perché per fare il dirigente devi conoscere i calciatori e le dinamiche di questo lavoro. Poi puoi anche sbagliare. Ma a Maldini andrebbe chiesto: ‘cosa hai fatto per diventare un dirigente?’ È come se un medico diventasse tale senza aver fatto la prima elementare. Questi sono i fatti, qualcuno magari non li dice per timore reverenziale verso un grandissimo campione. Potremmo dire che non avendo fatto la gavetta da dirigente, Maldini è come se si fosse ritrovato a fare il medico in uno degli ospedali più importanti al mondo senza aver frequentato le scuole elementari. Ovviamente questo non è possibile. Sarebbe come se io all’improvviso mi inventassi primario al San Raffaele…”.

Paolo Maldini aveva replicato seccamente attraverso l’agenzia Ansa “A parte il fatto che ogni suo commento negativo su di me lo considero un grande complimento – ha detto Maldini -, sentendolo parlare, fossi in lui, eviterei riferimenti a qualsiasi livello di istruzione scolastica…“.

E a questo punto Massimiliano Mirabelli, intervenuto ieri sera a Sportitalia, ha controreplicato nella popolare trasmissione condotta da Michele Cirscitiello e Alfredo Pedullà, uomini del Sud come lui: “Mi sono fatto una risata, nelle interviste dico quello che penso. Mi dispiace per questa risposta, si sono offesi tanti calabresi, sicuramente si riferiva al fatto che quando parlo si sente il mio accento calabrese del quale sono orgoglioso. Sono un uomo del Sud e ne vado ben fiero. Maldini forse dovrà rispondere a loro e a tutti i tifosi per il fatto di non aver riportato il club ai fasti del tempo. Chiusa la polemica. Maldini è stato un grandissimo campione, magari col tempo diventerà un grandissimo dirigente”.

L’ex ds rossonero ha poi parlato della sua esperienza al Milan e del rinnovo di Donnarumma: “In quell’anno noi siamo stati attaccati da più parti ma abbiamo fatto la finale di Coppa Italia, quella squadra è andata due volte in Europa League e ha sfiorato la Champions. Donnarumma lo avevamo perso, era a dodici mesi dalla scadenza, così come Cutrone, abbiamo ricevuto critiche, forse non abbiamo avuto il tempo necessario per fare il nostro lavoro. Non è semplice. Forse chi sta lavorando oggi su questo rinnovo potrà capire quale sia stata la difficoltà. Mi auguro che il Milan possa rinnovarlo, è uno dei portieri più forti al mondo, secondo me è giusto che rimanga lì, ma non sarà semplice. Più passano i giorni e più sarà difficile parlare con chi lo gestisce”

Infine Mirabelli ha aggiunto: “L’auspicio era che con Elliot si potesse continuare con lo stesso management in modo da poter chiudere un ciclo. Nel calcio si vuole tutto in fretta, la Juventus sta lavorando da tanto tempo insieme, la Lazio e l’Atalanta anche. Non esiste la bacchetta magica, ci vuole un po’ di pazienza, il calcio italiano è diverso da quello in Germania e in Inghilterra, ma anche il Liverpool di Klopp non è partito subito forte. L’unica ricetta è quella della pazienza, in modo da far lavorare il management con più calma”.