Mirto Crosia, giovane picchiato e sequestrato: arrestati due fratelli

(AGI) – MIRTO CROSIA (CS) – 21 dicembre – Due fratelli, C.A. 42 anni, e D. A., di 37, entrambi noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati e accusati di aver picchiato e sequestrato un giovane. I due sono stati fermati dai carabinieri della stazione di Mirto Crosia (Cs), coadiuvati dai colleghi del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Rossano e della stazione di Calopezzati.

Ieri sera, infatti, i fratelli, a bordo di un’autovettura, hanno raggiunto un noto esercizio pubblico ubicato nel centro abitato della frazione di Mirto Corsia. Uno dei due, il piu’ giovane, entrato nel bar, avrebbe convinto un ragazzo del posto, F. E., di 27 anni, a seguirlo fuori. Giunti all’esterno e scambiate alcune battute, dalla macchina sarebbe sceso l’altro fratello che avrebbe trascinato il giovane per un braccio, costringendolo a salire a bordo della sua vettura. Secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri grazie ad alcune testimonianze raccolte sul luogo del fatto ed all’analisi dei filmati degli impianti di videosorveglianza, l’autovettura si e’ poi diretta in un cantiere edile, riconducibile proprio ai due fratelli, e li’ il giovane sarebbe stato malmenato anche con un bastone perche’ ritenuto responsabile di un danneggiamento avvenuto alcuni giorni addietro proprio all’interno del cantiere.

Il giovane sarebbe poi riuscito a fuggire nelle campagne circostanti e, sfruttando l’oscurita’, a far perdere le tracce per poi chiedere aiuto ai militari della locale stazione. All’aggressione sarebbero state presenti anche altre due persone, in corso di identificazione. Il giovane e’ stato sottoposto alle cure del caso prima con l’ausilio di personale del 118 e poi con il supporto di personale medico del Pronto Soccorso di Rossano. I due fratelli, su disposizione del Procuratore della Repubblica di Castrovillari (Cs), Eugenio Facciolla, che coordina le attivita’ investigative con il sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Tedeschi, sono stati trasferiti nella casa circondariale di Castrovillari in attesa dell’udienza di convalida del fermo. Le indagini continueranno per cercare di fare piena luce sui fatti accaduti e per giungere all’identificazione di altre persone eventualmente coinvolte. (AGI)