Perché tutti quegli addobbi natalizi nella sede dell’ex INAM di via Alimena? Perché quell’insolita atmosfera di festa, quando solo qualche giorno fa un alto dirigente ebbe invece a denunciare l’attuazione di uno stato di polizia, quasi GESTAPO?
È successo qualcosa? Cosa è cambiato? Dall’Asp di Cosenza a dire il vero non siamo abituati a ricevere risposte e domande ne abbiamo poste tante, ma questa volta, con molta sorpresa, ci hanno risposto. Una vocina sottile sottile ha risposto al numero 0984 8933459 e ci ha rivelato senza molta discrezione che all’Asp si preparano a festeggiare il Santo Natale.
“La nostra prima edizione”, dice orgogliosamente la dipendente che ha risposto al telefono, dopo aver precisato che è dipendente della cooperativa SEATT di Ponzio. E c’è da crederci. Ecco la formula che le è stato detto di leggere.
L’otto dicembre di tutti gli anni, come ogni “Buoncristiano” sa’, ricorre una festività religiosa che delle feste mariane è una delle principali.
L’Annuncio dell’Arcangelo Gabriele alla vergine Maria dell’arrivo del Messia: il figlio di Dio, Gesù il salvatore dell’umanità. In ogni famiglia, nel prepararsi all’evento con rinnovato spirito cristiano e tanti buoni propositi, tutti partecipano all’evento.
I bambini si attivano per allestire l’albero di Natale e il presepe, le nonne per preparare turdiddri, scaliddri e dolci tipici, mentre i genitori, dopo aver pagato IMU, TARSU, MUTUI, ASSICURAZIONE e bollette varie, provvedono a comprare furguli, battimura e tricchitracchi.
Dunque, essendo l’Asp di Cosenza una grande famiglia “allargata” , per la prima volta nella nostra storia, abbiamo deciso di festeggiare l’arrivo del messia. Infatti è dall’Annunciazione che fervono i preparativi – precisa la vocina – e a dire il vero anche molto frenetici.
Anche se non sono arrivati decreti di nomina, a rivelarci l’arrivo del Salvatore è stata la liturgia di Oliverio che annunciava i nuovi Direttori Generali per le Aziende Sanitarie.
Dopo un breve momento di scompiglio generale, pronti e immediati sono stati i preparativi presso la sede di via degli Alimena di tutti noi dipendenti per non farci trovare impreparati l’arrivo del “nuovo” Salvatore.
I più attivi sono i dirigenti, afferma la signora, che, per l’occasione, hanno allestito al secondo piano del palazzo la mangiatoia. Anche se i maligni dicono sia sta lasciata dal management uscente.
Ad attendere l’arrivo del messia annunciato da palla palla, abbiamo validi figuranti in costume.
Nelle vesti di San Giuseppe e Maria, Madame Fifì e Nicola (ancora indecisi sul nome e sul sesso del bambinello). Il bue e l’asinello, sono rappresentati dal dioscuro Sanitario e Amministrativo.
Vista la loro imminente rottamazione non si poteva fare a meno di concedere, dopo un anno di totale anonimato, almeno un giorno di “vana” gloria. Tutt’intorno una schiera nutrita di angeli, arcangeli, puttini e cherubini degnamente rappresentanti dai dirigenti di UOC e UO bramosi e desiderosi di mettersi in mostra per la foto di gruppo.
Lungo le scale tutto il personale appecoranato, suddito, corrotto e piegato.
Completano la scenografia una moltitudine di animali: pecore, capre e galline e, pronto a vigilare che tutto proceda secondo copione, un feroce cinghiale.
Ad accogliere e rallegrare i numerosi visitatori ci sarà un’orchestrina folk dello jonio composta dal chitarrista di chitarra classica nelle vesti di questuante e alla voce la Madama delle Clementine nelle vesti di popolana.
Non fa parte della scena come figurante l’estensore delle famose 133 lettere di (falsa) assunzione perché Babbo Natale non è un personaggio del presepe.
Si pensa di utilizzarlo per la rappresentazione della santa Pasqua come cattivo ladrone.
La scena sarà replicata il giorno della manifestazione (Epifania) quando a via degli Alimena arriveranno da oriente con i loro giannizzeri e le truppe cammellate i 3 Re Magi: Tonino, Gianfranco e l’ingegnere Pianini che prenderanno per se appalti, gare e servizi.
La direzione augura buone feste e tanta salute .