‘Ndrangheta, Sgarbi alza il tiro: “I blitz? Sono come quelli dei nazisti contro gli ebrei”

“Io non sono contro Gratteri, sono dalla parte dei Tortora, sono dalla parte delle vittime e sono anche abbastanza disturbato dal fatto che gente come Cecchi Paone o come questo ‘Giarrizzo’ continuino a dire ‘chi invita in televisione’, come dire che è giusto che io taccia soltanto perché non dico il pensiero unico che voi dite ogni giorno”.

Così Vittorio Sgarbi in un video sul suo profilo Facebook stigmatizza le parole dell’eurodeputato M5S Dino Giarrusso che ha detto “perché continuare ad invitare Sgarbi in TV dopo quel che ha detto su Gratteri?”. “Cosa vuol dire ‘siamo dalla parte di Gratteri’? Che Gratteri è infallibile? – afferma Sgarbi in un video – Che Gratteri è il bene contro il male? Cosa vuole dire questa teoria per cui chi critica Gratteri, chi osa parlare sta con la mafia? Non permetterti Giarrizzo, Giannullo e studia. Io non sto contro Gratteri, sto c bliion Tortora, sto con le vittime. I blitz – sottolinea lo storico d’arte – sono come quelli che facevano i nazisti contro gli ebrei, questo sono. Catturare 300 persone dando per scontato che sono colpevoli, no. E questo non è quello che è accaduto soltanto adesso con una retata? Con un blitz che tu difendi, ignorante? Questa è una storia che c’è già stata e che va detta proprio nel nome di Tortora che tu hai dimenticato, svergognato”, attacca il critico d’arte.

“Allora – rimarca Sgarbi – visto che chi sta con Gratteri sta dalla parte giusta e gli altri stanno dalla parte della mafia, leggiamo quello che è capitato non molto tempo fa ma quando Gratteri ha catturato con un blitz, come hanno fatto i nazisti con gli ebrei, 126 soggetti arrestati. La Corte d’Appello confermò le condanne solo per 8 imputati. 125 come poveri ebrei umiliati e chiamati mafiosi e soltanto 8 riconosciuti degni di quella azione. Allora non è che abbiamo dimenticato gli innocenti, gli indifesi in nome del blitz. Ma non basta perché io non contrappongo i supposti colpevoli né devo difenderli; sono certo che tra i 350 del blitz usando tremila carabinieri più della metà saranno innocenti e difendo quei Tortora”. “Quello che viene fuori – prosegue Sgarbi – è la rivelazione di un metodo che è intollerabile e che un magistrato, non un mafioso ma un magistrato, che si chiama Otello Lupacchini dice che ‘nella azioni del signor Gratteri c’è il numero più alto di ingiuste detenzioni’, il più alto d’Italia con 158 persone che come ebrei hanno subito una ingiusta carcerazione. Un dato superiore a quello di Roma e di Napoli’. Quando un solo innocente è arrestato è umiliata l’intera umanità. Quando un solo innocente è messo in galera è umiliata l’umanità”, ribadisce Sgarbi rivolgendosi a Giarrusso: “non lo capisci come ti chiami, Giarrulli…”.

Ripropone le parole di Otello Lupacchini in una intervista “che è procuratore generale di Catanzaro, collega di Gratteri che dovrebbe conoscere quello che fa il suo simile Gratteri, ‘non so nulla di più di quanto pubblicato dalla stampa in quanto c’è la buona abitudine da parte della procura distrettuale di Catanzaro di saltare tutte le regole’, saltare le regole caro Giarrulli – rimarca Sgarbi – saltare le regole contro la Costituzione, contro la legge, questo è il tuo caro Gratteri, Grattulli, quello che ti piace tanto. ‘Non siamo assolutamente portati a conoscenza – dice Lupacchini – prima della vicenda. Non ne siamo stati portati a conoscenza dopo. I nomi degli arrestati e le ragioni degli arresti, in sintesi estrema, li abbiamo conosciuti solo a seguito della pubblicazione dalla stampa, che è molto più importante della procura generale”’. “Questa è la tragica verità – afferma ancora Sgarbi – soltanto per la stampa per umiliare persone forse innocenti. Io sto dalla parte di Tortora. Vergogna. Vergogna. E non voglio attaccare Gratteri, attacco te. Lupacchini, procuratore generale, indica che la più alta quantità di ingiuste detenzioni viene dalla procura distrettuale di Gratteri. Pensaci, e pensa se fossi tu arrestato innocente o tua madre o tua padre. Pensaci, plebeo”.