“Nel Pd nè guerre e nè trasversalismi”

Dopo le fibrillazioni che hanno seguito la nomina di Ferdinando Aiello a commissario dei circoli di Cosenza del PD, abbiamo deciso di porre alcune domande a Luigi Guglielmelli, segretario provinciale del partito.

1- Ci puoi tradurre con parole politiche quella longaria che hai inviato ieri, in merito al commissariamento dei circoli del PD? In altre parole, cosa c’è che non ti sta bene nella nomina di Ferdinando Aiello, chiamato dal tuo segretario regionale, ad organizzare i circoli in vista delle prossime amministrative?

Il nostro partito ha delle regole che ho ricordato al mio segretario regionale in una missiva interna. Io ho posto un problema di metodo e non ho espresso giudizi negativi su Ferdinando Aiello, che ha avuto l’incarico di avviare la fase congressuale cittadina e non l’incarico di coordinare la campagna elettorale. Io penso che commissariare un organismo che non esiste sia abbastanza bislacco. Tutto qui.

2- Cosa c’è di politico e quanto c’è di personale in questa guerra, che vede contrapposti Adamo/Oliverio e Guccione/Carbone?

Nel PD si discute non esistono guerre. Penso che ci siano alcune questioni politiche e programmatiche su cui ancora non abbiamo raggiunto una sintesi.

3- Ti accusano di carrierismo politico e di essere tale (un carrierista) solo per cercarti una sistemazione lavorativa. E’ vero? Se rispondi di no, come mai non ti sei mai presentato agli elettori, giusto pe far tacere i tuoi detrattori, consolidando il tuo consenso con il voto popolare?

Sono l’unico segretario provinciale che non si è candidato alle scorse elezioni regionali, non pensi che un carrierista al mio posto si sarebbe candidato? Io cerco di esercitare una funzione di direzione politica perchè ritengo semplicemente che il ruolo del partito non sia minore rispetto a quello delle rappresentanze elettive. Penso di aver risposto ad entrambe le domande. Sono cresciuto pensando che l’impegno politico sia più importante di un ruolo elettivo. Forse sono giovane vecchio davvero…

4- Come pensi di affrontare questa importante fase politica che la città sta attraversando, che vi vede dilaniati e a pezzi, con le marche da bollo, o con la battaglia politica parlando chiaro ai vostri tesserati?

La fase politica di Cosenza si affronta con l’unità delle forze progressiste e riformiste.

5- Qual è il tuo programma politico per la citta di Cosenza (in sintesi, per concetti), e in che cosa differisce, se differisce, da quello di Guccione?

Cosenza deve essere baricentro di una vasta area metropolitana che ha nella piana di Sibari il cuore produttivo e nel Savuto le radici legate alle tradizioni, all’identità e alla valorizzazione del patrimonio culturale. Dobbiamo inoltre garantire un trasporto unitario nell’area urbana fortemente innovativo e dobbiamo costruire un nuovo ospedale che possa garantire la salute ai cittadini della provincia di Cosenza. Una volta Cosenza aveva un brillante dinamismo culturale oggi è diventata stanca, paurosa e chiusa. Cosenza ha un carattere invece vivo, solidale ed anche un po’ ribelle. Amministrarla bene significa darle un’anima e non solo qualche marciapiede nuovo.

6- Perché Guccione non è il tuo candidato?

Non mi risulta che Carlo sia candidato, quando e se lo farà valuterò con molta attenzione il suo programma elettorale.

7 -Cosa ne pensi del trasversalismo elettorale, che tutti abbiamo visto nelle scorse elezioni amministrative tra Madame Fifì e Occhiuto?

Il trasversalismo non mi piace. La volta scorsa sono stati commessi tanti errori che oggi non possiamo ripetere. Se parleremo al cuore dei cosentini non ci sarà nessun trasversalismo.

8- Quale sarà il tuo prossimo incarico?

Sono il segretario della federazione più importante della Calabria non ho bisogno di altri incarichi.