Occhiuto indagato a Roma: chi è Martina Hauser lady Clini, la zarina dei Balcani

di Antonio Musella

Fonte: Fanpage

Si chiama Martina Hauser ed è la compagna dell’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini, prima arrestato nel 2014 e ora indagato da più procure insieme alla sua compagna. È finita anche lei al centro dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Roma accusata, insieme all’ex ministro ed altre persone, di associazione a delinquere con finalità di corruzione aggravata dalla transnazionalità. Martina Hauser è tutt’altro che una comprimaria nelle vicende che riguardano le missioni all’estero del Ministero dell’Ambiente italiano, vista la sua fitta rete di relazioni proprio nei Balcani.

La vita di Martina Hauser prima di incontrare Corrado Clini

Dall’ex ministro al futuro ministro – L’ex marito della Hauser è Andrija Jovicevic, ex ministro della polizia del Montenegro. Jovicevic nei primi anni duemila è l’uomo forte di Podgorica, è Ministro degli Interni con buone probabilità di poter diventare premier prendendo il posto di Milo Djukanovic finito, tra l’altro, in un processo per contrabbando di sigarette. Il premier fu messo sotto accusa dalla Procura di Bari ma la sua posizione venne archiviata nel 2009 a causa dell’immunità diplomatica del premier montenegrino. Ma proprio mentre sognava il colpo di mano contro Djukanovic, Andrija Jovicevic finì in disgrazia. Nel 2004 una speciale commissione dell’OCSE, in un rapporto approfondito, raccontò come l’ex marito della Hauser aveva montato, con la complicità di alcuni funzionari del suo Ministero, un “finto traffico di essere umani” che vedeva coinvolti funzionari governativi al fine di screditare Djukanovic e prenderne il posto. Jovicevic fu costretto, poco prima della pubblicazione del rapporto dell’OCSE, alle dimissioni.

Martina e Corrado E mentre il suo ex marito abbandonava la scena politica, Martina Hauser entrava al Ministero dell’Ambiente italiano. E’ sempre il 2004 quando a Viale Cristoforo Colombo viene varata la TFCEE – Task Force Central and Eastern Europe, una struttura voluta dall’allora dirigente del ministero Corrado Clini, per attirare in Italia investimenti dai Balcani sul fronte delle energie rinnovabili. La sede principale della Task Force è a Belgrado ed i paesi di azione della struttura sono Serbia, Macedonia, Albania e proprio il Montenegro. A capo della struttura viene nominata Martina Hauser che proprio nei Balcani poteva contare su una rete di relazioni, vista anche l’esperienza maturata accanto all’ex marito Jovicevic. Quattro anni prima, il Ministero dell’Ambiente italiano varò invece il SICP – Sino Italian Cooperation Programm, con sede a Pechino. Proprio rispetto a questi due programmi internazionali, uno dei quali guidato dalla Hauser, si basa l’accusa di corruzione della Procura di Roma.

Martina a Cosenza

Oltre alla nomina al vertice della TFCEE, lady Clini, di origini triestine, raccolse sempre nel 2011 una curiosa nomina ad Assessore allo Sviluppo Sostenibile del Comune di Cosenza, guidato dal centro destra. Il sindaco di Cosenza, l’ingegnere Mario Occhiuto, è un vecchio amico di Corrado Clini ed ha lavorato spesso per il MiniAmbiente in Cina. La Hauser si è dimessa dalla giunta cosentina dopo l’arresto di Clini a maggio 2014. Tra i principali “successi” del suo assessorato la costruzione di un canile da 450 mila euro, con fondi del Ministero dell’Ambiente naturalmente. La coppia Clini siede anche in un comitato di gestione dell’Università Cà Foscari di Venezia, dove Clini aveva cominciato la sua carriera accanto all’ex ministro socialista Gianni De Michelis.La rete in Montenegro

Quando nel 2011 Corrado Clini diventa Ministro dell’Ambiente, la Hauser entra nella sua segreteria personale, oltre a mantenere l’incarico al vertice della TFCEE. Il lavoro in Montenegro di Lady Clini non si esaurisce nell’impegno per il Ministero italiano. La Hauser infatti siede nei consigli di amministrazione di alcune società impegnate a vario titolo nel settore dell’ambiente. Nel 2002 la Hauser risulta – secondo i dati del Ministero della Finanza del Montenegro – al vertice della Tower Multi Utilites, una società che si occupa di depurazione delle acque. Le azioni della Tower Multi Utilites sono detenute anche da alcune aziende italiane come la AMIU, aziende per l’igiene urbana di Genova, l’AMA, azienda dei rifiuti del Comune di Roma e la Sogliano Ambiente società che ha costruito in passato due discariche in provincia di Forlì per conto della Hera. Come “previous shareholders” della Tower ci sono proprio la Hera e la ASPES Multiservizi, società partecipata del Comune di Pesaro.

I soci della Hauser sono Nikola Saphic, ispettore delle acque del governo del Montenegro, Vladan Vucelic, assessore socialista del Comune di Podgorica e l’italiano Otello Vincenzetti. Proprio Vincenzetti ha avuto in passato diversi incarichi alla ASPES Multiservizi di Pesaro e risulta proprietario anche della Marknet srl. Nel 2007 viene indagato per traffico illecito di rifiuti presso la discarica di Cà Asprete nelle Marche. In buona sostanza, secondo il pm Massimo Di Patria, nella discarica di rifiuti solidi urbani finivano rifiuti pericolosi con il classico sistema delle finte bolle di accompagnamento. Sempre in Montenegro la Hauser risulta nei consigli di amministrazione della “Mont Fides”, azienda che si occupa di catering con sedi a Kotor e Podgorica e della società di marketing “HB Welcome”, anch’essa con sedi a Kotor e Podgorica.

Il rapporto con i funzionari montenegriniDi “trasferimento di esperienze dei partner italiani ai funzionari dell’amministrazione statale del Montenegro” si è occupato il progetto “Support to the environmental sector” promosso dal TFCEE e curato proprio da Martina Hauser. Una sorta di gemellaggio tra Italia e Montenegro teso al “rafforzamento della capacità amministrativa e tecnica nel campo della protezione ambientale e la realizzazione di progetti di sviluppo sostenibile in Montenegro”. Il progetto è stato avviato nel 2011 per una spesa di 1 milione di euro. Un passaggio molto importante per il Montenegro per l’ingresso nella Unione Europea che ha avuto un importante impulso dal “duo Clini”. Delle carte della Procura di Roma al momento non si conoscono i contenuti e quindi non è possibile sapere se anche il “Support to the environmental sector” è nell’inchiesta dei magistrati. Ma i rapporti tra la Hauser ed i funzionari pubblici del Montenegro non si esauriscono al lavoro della TFCEE. Mentre la Tower Multi Utilities è stata chiusa nel 2009, la Ambiente Dop e le altre società in cui è presenta la Hauser risultano ancora attive. Proprio l’Ambiente è stata molto chiacchierata in Montenegro.

La testata montenegrina Monitor rivelò nel dicembre del 2012 grazie ad un’inchiesta del collega Marko Milacic, come il CEO della Ambiente Dop, Momcilo Jankovic, detenesse il duplice ruolo di funzionario pubblico addetto alla gestione delle discariche ed appunto Ceo di una società, la Ambiente Dop, che gestiva discariche nei dintorni di Podgorica. La legge sul conflitto d’interesse del Montenegro vieta ad un funzionario pubblico di avere ruoli in società dove lo Stato abbia meno del 25% della proprietà. Secondo i giornalisti montenegrini Janckovic, in affari con la Hauser, sarebbe il vero “uomo delle discariche del Montenegro”. La Hauser dunque è ben inserita nel tessuto imprenditoriale del Montenegro e le sue relazioni vedono una convergenza di interessi tra politici e funzionari pubblici locali ed imprenditori italiani tutti da chiarire.