Omicidio Bergamini, 8^ udienza. Roberta, la ragazza di Ravenna che Denis voleva sposare

Stamattina a Cosenza ottava udienza del processo per l’omicidio volontario e pluriaggravato di Denis Bergamini a carico della sua ex fidanzata Isabella Internò. Tra le deposizioni, quella di Roberta Alleati, la ragazza alla quale Denis aveva chiesto di sposarlo qualche mese prima che lo ammazzassero. Roberta Alleati ha confermato al pm Luca Primicerio tutte le dichiarazioni che aveva già reso in sede istruttoria.

Ci sono altri eventi che hanno interessato la vita di Donato BERGAMINI negli ultimi mesi, prima della morte. Si tratta di eventi di interesse investigativo per la loro attitudine ad essere premesse probatorie rispetto alla colpevolezza di Isabella Internò. Si tratta di circostanze concatenate fra di loro, che coinvolgono per forza di cose anche Isabella INTERNÒ e che non possono essere trattate separatamente e isolatamente le une dalle altre, sicché solo dalla loro conoscenza globale si può arrivare a ricostruire le situazioni fattuali che precedettero la morte di Denis BERGAMINI e le condizioni che ne furono causa.

A maggio del 1989 Denis BERGAMINI, ormai libero da ogni legame con Isabella INTERNÒ, rivede per caso, dopo molti anni una ragazza che tempo addietro, ossia quando lui giocava a Russi (Ravenna), era stata la sua fidanzata. Questa ragazza si chiama Roberta ALLEATI, che in questi termini ha ricordato l’incontro con Donato BERGAMINI: “…ho conosciuto Donato Bergamini circa sei anni fa (sono le dichiarazioni rilasciate da Roberta poche settimane dopo l’omicidio di Denis, ndr). A quel tempo egli militava nella squadra del mio paese, cioè Russi. Tra noi nacque un rapporto sentimentale che però fu osteggiato dai dirigenti della squadra.
Successivamente Donato si trasferì nella squadra del Cosenza e le nostre frequentazioni cessarono. Ci incontrammo […] a Russi nel mese di maggio di quest’anno (1989) e riallacciammo il vecchio rapporto sentimentale.

Denis mi pregò di mantenere riservato il nostro rapporto. Da allora ho avuto modo di vedere e di frequentare Denis tutte le volte che egli veniva a casa sua. Intercorrevano tra noi quasi giornalieri rapporti telefonici a telefonare era quasi sempre Denis. È capitato solo qualche volta che a telefonare fossi io…”.

“…Ho conosciuto il Bergamini in quanto giocava a calcio nella squadra del mio paese, il Russi e per qualche mese abbiamo avuto una breve relazione sentimentale che la dirigenza di quella società ha sempre osteggiato in quanto a loro dire influiva negativamente sul rendimento del giocatore. Quindi l’anno successivo il Bergamini fu ceduto al Cosenza calcio. Nel mese di maggio dell’anno 1989 ho rivisto nuovamente il Bergamini in quanto era venuto a Russi a trovare i vecchi dirigenti della sua ex squadra e da lì abbiamo iniziato nuovamente a frequentarci anche in considerazione del fatto che lui in quel momento fosse sentimentalmente libero. Relazione sentimentale che è durata fino al momento della sua morte avvenuta il 18/11/1989…”;

A maggio del 1989, lo incontrai per pura casualità. Io mi trovavo su un’ambulanza, in quanto sono infermiera, e come già detto per casualità lo rividi per strada. Chiesi all’autista dell’ambulanza di fermarsi perché lo volevo salutare. Dopo questo primo incontro, iniziammo a frequentarci e da parte di entrambi scattò di nuovo un profondo sentimento…”.

Donato BERGAMINI rende partecipe la sua nuova fidanzata del precedente rapporto avuto con Isabella INTERNÒ e le manifesta il suo fastidio per il comportamento asfissiante della donna, anche dopo essersi lasciati definitivamente: “…ero a conoscenza della precedente relazione avuta dal defunto Bergamini con la sua ex, Internò Isabella; relazione durata circa 3 anni, dal 1986 fino agli inizi del 1989. In merito alla fine della loro relazione il Bergamini mi disse che non amava più la Internò la quale era troppo gelosa. Tale suo comportamento assolutamente “non lo faceva più vivere” e lo “soffocava” e rendeva la sua vita impossibile… il loro rapporto, a detta del Bergamini era diventato intollerabile stante i
comportamenti ossessivi della Internò che rendevano la sua vita impossibile. Preciso che la Internò, come mi riferì il Bergamini, dal momento che si erano lasciati ogni tanto si faceva viva sia con telefonate o quando era a Cosenza di persona al fine di poter tornare insieme a lui…”;

“…Denis sin da subito mi parlò di una storia sentimentale che aveva avuto a Cosenza con una ragazza del luogo, di nome Isabella, e che la storia tra i due si era interrotta. Anzi ricordo come se fosse ora le parole che pronunciò Denis e cioè che la storia “finì per sfinimento” perché lei era morbosa e ossessivamente gelosa di lui. Inoltre mi disse che era capitato qualche volta che alcune mogli di altri calciatori del Cosenza, l’avessero trovata sotto casa in cerca di Bergamini. A causa di questo atteggiamento soffocante di Isabella, Denis aveva deciso di lasciarla.
Notai che quando parlava di lei era infastidito e seccato. Mi disse che Isabella non si era rassegnata alla loro separazione, per questo motivo lo cercava sempre, se la trovava sotto casa oppure a casa degli altri calciatori quando si trovava da loro. Isabella telefonava anche a casa degli altri calciatori per cercarlo, insomma era asfissiante… Per utilizzare un termine moderno era una stalker. Non lo lasciava vivere“.

Donato BERGAMINI e Roberta ALLEATI trascorrono un periodo di ferie a Milano Marittima, durante l’estate del 1989, presumibilmente dopo il 18 giugno del 1989 (ultima giornata del campionato 88/89) e prima che iniziassero gli impegni in vista del nuovo campionato 89/90, ossia a metà luglio. In questi giorni di vacanza, BERGAMINI chiede alla donna di sposarlo, le propone altresì di recarsi a Cosenza per stare qualche giorno assieme, ma al contempo le chiede di tenere segreto il loro rapporto.
L’ALLEATI inizialmente attribuisce questo riserbo di BERGAMINI alla sua volontà di sorprendere i compagni di squadra, ma nello stesso tempo la donna matura l’idea che il vero motivo per cui BERGAMINI non volesse rendere nota la loro relazione nella città di Cosenza fosse da ricondurre ad Isabella INTERNÒ, vale a dire BERGAMINI non voleva far sapere alla donna di avere una nuova fidanzata: “…i suoi progetti erano quelli di
trasferirsi ad una squadra del Nord anche in considerazione della nostra storia sentimentale.

Denis durante l’estate del 1989, in occasione delle vacanze che fece a Milano Marittima, mi propose infatti di sposarlo…
Ricordo che Denis mi chiese durante l’estate del 1989 di recarmi a Cosenza per stare qualche giorno insieme. Mi disse che avrei dovuto presentarmi come amica e non rivelare il nostro rapporto. Non lo so, e nemmeno glielo chiesi, perché volesse mantenere segreta la nostra storia d’amore a Cosenza. Ho pensato che forse volesse fare una sorpresa agli
altri calciatori (mi aveva detto che Padovano sospettava che Bergamini avesse una storia con una ragazza del Nord). Ma ricordo di aver anche pensato che forse voleva mantenere segreta la nostra storia a Cosenza – nei nostri paesi ci frequentavamo tranquillamente- per non farlo sapere ad Isabella, la quale nonostante si fossero lasciati continuava ad assillarlo e a seguirlo in ogni posto ove lui andava. Quando ne parlava Denis era particolarmente infastidito. Ricordo che non potei scendere a Cosenza, ma decidemmo di spostare il mio viaggio a Cosenza a dicembre del 1989 in occasione del mio compleanno…”.

“Ho appreso della morte di Denis, dalla Tv, nell’edizione del Tg2 dell’una del giorno successivo al decesso”. Dell’ipotesi del suicidio, Roberta Alleati lo apprende sempre dalla Tv. “Ero disperata, soprattutto leggendo le notizie sul suicidio, pensando alla sua telefonata la trovavo una cosa assurda”. Per questo inviai una lettera alla famiglia Bergamini spiegando loro il mio rapporto con Denis. Roberta Alleati viene contattata da Donata, la sorella di Denis: “Mi chiese se ero disponibile ad essere interrogata. Poi venni convocata dal pm e andai in Calabria con Donata, che si offrì di accompagnarmi, insieme a suo marito ed al papà Domizio”. Un legame solido quello di Denis con la famiglia, “amava molto sua nipote Alice, gli dispiaceva non vederla crescere”.