Omicidio Bergamini. Denis a casa Internò sia a Rende che a Cetraro: il “segreto di Pulcinella”

La madre di Isabella Internò, Concetta TENUTA, viene sentita per la prima e unica volta il 18 maggio 2013; in questa sede rende delle deposizioni che si pongono nettamente in contrasto con le acquisizioni investigative ricavate nel corso delle indagini svolte dalla polizia giudiziaria. La donna afferma che BERGAMINI ha frequentato la loro casa al massimo un paio di volte e nel contempo la donna cerca di far credere che con la figlia non parlava di cose sentimentali: “…posso dire che lo stesso [BERGAMINI] frequentò casa mia un paio di volte al massimo. Preciso che i due non si fidanzarono mai in casa, come si suol dire qui da noi. Nella mia famiglia non abbiamo mai pensato concretamente al matrimonio tra Isabella e Bergamini, è stata un’eventualità mai presa in considerazione. Quando si sono lasciati devo dire che non ci siamo rimasti mai particolarmente male, non abbiamo dato molta importanza a questo fatto…

Posso dire con certezza però che all’epoca del decesso del Bergamini i due si erano lasciati da circa 7 o 8 mesi. Dico questo perché notai all’epoca una modificazione delle abitudini di vita di mia figlia e perché fu lei stessa a dirmi che si erano lasciati. Mia figlia ed io non parlavamo molto di queste cose sentimentali…”.

Il tentativo della madre di Isabella INTERNÒ è di ridimensionare la relazione che la figlia ebbe con BERGAMINI, facendola passare come una <storiella> tra ragazzi (i due non si fidanzarono mai in casa… frequentò casa mia un paio di volte al massimo), che non aveva ingenerato nella famiglia alcuna aspettativa (Nella mia famiglia non abbiamo mai pensato concretamente al matrimonio tra Isabella e Bergamini, è stata un’eventualità mai presa in considerazione).

Sintomatico del tentativo di Concetta TENUTA di raccontare cose non corrispondenti al vero emerge quando afferma, falsamente, che il calciatore frequentò casa loro al massimo un paio di volte, ponendolo quindi come una persona per loro quasi sconosciuta. Oltretutto, Concetta TENUTA vuole far credere che lei non era al corrente di questioni sentimentali della figlia perché questa la teneva all’oscuro dei propri fatti personali. Fatti dei quali, in verità, Concetta TENUTA era a conoscenza perché è stato verificato, grazie a diverse testimonianze, che tra madre e figlia c’era una particolare complicità vista anche l’età giovane, all’epoca degli eventi, della TENUTA, per cui il rapporto fra costei e Isabella INTERNÒ era più di sorelle che di madre e figlia.

Isabella INTERNÒ parlava liberamente della sua relazione con Donato BERGAMINI davanti alla madre: vale la pena riproporre la testimonianza di Carmela GIULIANO, all’epoca amica intima di Isabella INTERNÒ e che era solita frequentare la casa di via Adige degli
INTERNÒ (in alcuni casi restava a dormire da loro): “…Io andavo molto spesso a casa di Isabella e alcune volte ho dormito da lei. Ricordo il padre come una persona taciturna, tranquilla mentre la madre era molto giovanile e di aperte vedute. Da come mi disse Isabella la madre sapeva tutto della storia tra Bergamini e Isabella e, anzi, la copriva con il padre. La madre sapeva dove andavano e ricordo che Isabella parlava apertamente della sua storia con Bergamini con la madre…”.

Non solo Carmela GIULIANO, ma anche altre amiche di Isabella e che andavano a casa degli INTERNÒ, univocamente hanno dichiarato che tra madre e figlia c’era un rapporto confidenziale, per cui appare non credibile che tra esse non si parlasse di questioni sentimentali, anche perché le testimonianze contrarie a questo assunto che Concetta TENUTA ha cercato di far credere, provengono da persone che non hanno motivi per mentire o riportare cose non vere.

Isabella INTERNÒ parlava liberamente con la madre del suo rapporto con Donato BERGAMINI; Concetta TENUTA, che all’epoca in cui si svolgono i fatti era molto giovane (nel 1987 ad esempio aveva 36 anni) copriva la figlia nelle sue uscite e, difatti, la INTERNÒ aveva molta libertà di uscita, molta di più di quanta ne avessero le sue amiche.
A conferma di quanto sopra esposto, è dato osservare che Isabella INTERNÒ frequentava l’appartamento di Donato BERGAMINI e lo seguiva, tra l’altro, sia durante gli allenamenti che le domeniche allo stadio, oltre al fatto naturalmente che i due uscivano liberamente e si facevano vedere in giro insieme.
In una lettera del 27/06/1986 Isabella INTERNÒ racconta un episodio dal quale si evince che lei frequentava l’appartamento di Donato BERGAMINI: “…quando vado a Commenda e vedo la tua finestra mi viene subito in mente quando quel giorno Ferroni ci ha scoperto a casa tua sia a me che a Carmela…”.

Ci sono altre testimonianze, oltre alle parole della INTERNÒ, che confermano che lei andava nell’appartamento di BERGAMINI, così come confermano che Isabella INTERNÒ seguiva BERGAMINI allo stadio, le domeniche in cui il Cosenza giocava in casa, durante gli allenamenti e negli ambienti frequentati dal calciatore:

Sergio GALEAZZI: “quando la squadra giocava al San Vito di Cosenza, Isabella assisteva sempre alle partite, dagli spalti…ricordo che Denis e Isabella si vedevano a casa di Denis
abitualmente nella giornata di lunedì perché era il nostro giorno libero. Negli altri giorni, invece, era lui al termine dell’allenamento che la passava a prendere a casa a Roges che, se non ricordo male era un quartiere di Rende. Non ricordo la via…”…

Ancora GALEAZZI: “…Sapevo che lui aveva conosciuto la madre di lei. Non saprei dire se conosceva il padre…sua madre lo sapeva…è il segreto di Pulcinella cioè nel senso che lei girava…ci aveva le fotografie…andava allo stadio…si faceva vedere in giro per Cosenza con Denis e Denis era un giocatore e lo conoscevano anche i sassi…”;

In aggiunta a quanto sopra riportato e in netto contrasto con le affermazioni di Concetta TENUTA, è comprovato, grazie alle svariate deposizioni raccolte, che Donato BERGAMINI frequentava l’abitazione di Rende della famiglia INTERNÒ.
Del resto Donato BERGAMINI già dopo tre/quattro mesi di frequentazione con la INTERNÒ, aveva espresso l’intenzione di andare a conoscere i genitori della ragazza. Tale circostanza è riferita da Domizio BERGAMINI durante la deposizione resa al processo contro il camionista Raffaele PISANO: “…dopo appena un mese che era a Cosenza, mi telefonò e mi disse che aveva interrotto la relazione con Antonella [FERGNANI] e, trascorso un altro mese o al massimo due, mi disse – sempre telefonicamente – che gli piaceva una ragazza del posto, a nome Internò Isabella, con la quale si stava frequentando. Trascorsi altri
tre o quattro mesi, mi manifestò l’intenzione di fidanzarsi ufficialmente con la citata Internò Isabella, andando a conoscere i suoi genitori…”.

A differenza delle dichiarazioni pretestuose di Concetta TENUTA aventi come obiettivo, a distanza di tanti anni, di far apparire la relazione sentimentale tra BERGAMINI e la figlia come una banale storia fra ragazzi, senza alcun coinvolgimento della famiglia, e a far credere che per loro il calciatore fosse quasi uno sconosciuto, si evidenziano alcune
testimonianze dalle quali si dimostra che Donato BERGAMINI e Isabella INTERNÒ vivevano il loro rapporto “pubblicamente”, alla luce del sole – infatti uscivano tranquillamente, facevano gite e viaggi insieme – e che il calciatore normalmente frequentava la casa degli Internò.

Barbara DODARO: “…ho abitato in via Adige al civico 1 scala C dall’anno 1985, se la memoria non mi tradisce…conosco Isabella Internò, la quale abitava alla scala A…sapevo che era fidanzata con Donato Bergamini – lei lo chiamava Denis – ma questa era una cosa
risaputa in tutto lo stabile. Ricordo di aver visto diverse volte Denis Bergamini insieme ad Isabella, nello specifico ricordo Denis e Isabella vicino al Mercedes 190di colore nero del calciatore mentre parlavano, ma sempre fuori dal recinto dello stabile…Una volta ricordo che mi trovavo a casa di Isabella e mi trovavo con la sorella Catia che mi stava facendo sentire una musicassetta di Tracy Chapman, era di mattina, e mi ricordo che per uscire
dall’appartamento si doveva passare o dal soggiorno o dalla cucina. Combinazione passammo dal soggiorno e ricordo che c’erano Isabella e Denis sul divano e Denis accarezzava teneramente un piede di Isabella…”.

C’è poi la testimonianza di Sergio GALEAZZI dalla quale si evince che Donato BERGAMINI, qualche mese prima della morte – è lecito supporre verso la fine della sua relazione con Isabella INTERNÒ – ancora frequentava l’abitazione della donna: “…Ricordo che Denis ogni tanto si recava a casa sua ove andava a prenderla ogni volta che dovevano uscire insieme. Forse lo facevano anche entrare in casa. Sapevo che lui aveva conosciuto la madre di lei. Non saprei dire se conosceva il padre. Io mi sono recato a casa di Isabella solo una volta. Ricordo che era presente sua madre ma non so dire come si chiama. Il padre quella volta non era presente. Questo episodio risale all’anno 1989, qualche mese prima della disgrazia che ha coinvolto Denis…” .

Nel corso dell’assunzione di informazioni del 15/06/2018, Sergio GALEAZZI tra le altre cose importanti che dice, aggiunge un elemento in più sulla motivazione per cui si era recato a casa degli INTERNÒ, nel 1989 qualche mese prima della tragica morte del compagno di squadra: “…non mi ricordo se Denis era con lei e io sono passato a prenderli, perché
Denis aveva portato la macchina a fare il tagliando…Sapevo che lui aveva conosciuto la madre di lei. Non saprei dire se conosceva il padre…sua madre lo sapeva…è il segreto di Pulcinella cioè nel senso che lei girava…ci aveva le fotografie…andava allo stadio…si faceva vedere in giro per Cosenza con Denis e Denis era un giocatore e lo conoscevano anche i sassi…”.

Contrariamente a quanto riferito da Concetta TENUTA, le indicazioni ricavate dalle testimonianze sopra esposte, mostrano che Donato BERGAMINI andava a casa di Isabella INTERNÒ ed era risaputo nel condominio che Isabella INTERNÒ fosse fidanzata con il calciatore del Cosenza, Donato BERGAMINI. <Il segreto di Pulcinella> definirà Sergio GALEAZZI il rapporto sentimentale tra Donato BERGAMINI e Isabella INTERNÒ, considerato che tale relazione era di dominio pubblico nella città.

Di conseguenza non può certo reggere l’ipotesi di una frequentazione fra i due riservata e segreta, sconosciuta ai genitori e alla famiglia della INTERNÒ. D’altronde è emerso che Donato BERGAMINI, durante il periodo di fidanzamento ‘stabile’ con Isabella INTERNÒ, era solito in estate passare qualche giorno al mare con lei. In queste occasioni il calciatore alloggiava presso il “Gran Hotel San Michele” di Cetraro, ubicato proprio vicino alla località Cavinia, ove gli INTERNÒ avevano la casa delle vacanze.

Siamo di fronte ad un assunto che trova attendibilità probatoria da alcune lettere scritte da Isabella INTERNÒ e Donato BERGAMINI, ancorché da testimonianze di persone e conoscenti della coppia:
 Lettera di Donato BERGAMINI del 12/05/1986: <<…volevo dirti una cosa, oggi quando ti ho detto del mare spero che tu abbia capito nel verso giusto e cioè che io voglio venire anzi vengo…>>.
 Lettera di Isabella INTERNÒ del 27/06/1986: <<…dopo tanta nostalgia dalla tua partenza finalmente sta per arrivare il giorno che mi vieni a trovare al mare…però penso già che dopo questi 10 giorni al mare non ci vedremo per un mese o più circa…>>
 Lettera di Isabella INTERNÒ del 13/08/1986: <<…quei 10 giorni passati al mare con te sono stati per me un sogno…>>.

Francesco ARCURI, cugino acquisito della Internò: “…Ho conosciuto Bergamini l’estate della promozione del Cosenza in serie B [estate del 1988] a Cavinia Nord, sul Tirreno cosentino, dove la famiglia Internò villeggiava in quel periodo…ricordo che Bergamini era stato invitato a pranzo dagli Internò, dove eravamo presenti io e mia moglie, i genitori di Isabella, lei stessa. Andai incontro a Denis che all’epoca aveva una Mercedes a benzina, nella circostanza mi disse che però era venuto con la macchina del padre, una Peugeot che consumava di meno in quanto a gasolio e mi disse nell’occasione che non amava affatto le auto costose; Di Bergamini ho il ricordo ancora oggi di un ragazzo taciturno, durante il pranzo si limitò a parlare poco, anche se ciò può essere per il fatto che si trovava a casa dei genitori della fidanzata e pertanto fosse intimidito anche per non avere confidenza con i presenti…”.