Omicidio Bergamini. Quando Dino Pippo Internò (intercettato) “grugnisce” contro Facciolla e Donata

Dino Pippo INTERNÒ e la cugina Isabella sono i principali indiziati dell’omicidio volontario pluriaggravato di Denis Bergamini. Il primo è stato riconosciuto da Tiziana ROTA, moglie del compagno di squadra Maurizio Lucchetti, come uno dei due cugini di Isabella INTERNÒ, alla vista dei quali la donna le disse di cambiare discorso perché se avessero saputo che BERGAMINI l’aveva lasciata, sarebbero stati in grado di ammazzarlo.

Il rapporto di Dino Pippo INTERNÒ con lo zio Francesco, padre di Isabella INTERNÒ, era decisamente più forte rispetto agli altri parenti. È quel che emerge dalla deposizione sia di congiunti che di persone estranee al nucleo familiare. All’epoca dei fatti Dino Pippo INTERNÒ lavorava con lo zio Francesco, che gli insegnava il mestiere, come riferito da Antonella RAIMONDO, moglie di Dino Pippo INTERNÒ: “…in quel periodo [1989] imparava [Dino Pippo INTERNÒ] il mestiere di imbianchino con lo zio Francesco Internò, con il quale era affiatato…”.

Lo stesso Roberto INTERNÒ ha parlato di rapporti più stretti, rispetto a lui, tra il fratello Dino Pippo e lo zio Francesco; anche con la cugina Isabella, il fratello aveva più occasioni di incontro. Del resto non dobbiamo dimenticare che Dino Pippo INTERNÒ e la cugina Isabella sono coetanei, in quanto li divide un solo anno di differenza: “…mio fratello Dino Pippo
diversamente da me aveva rapporti più stretti con zio Franco in quanto lavorava con lui come imbianchino e quindi anche con Isabella aveva più occasioni di incontro che con me…”.  Anche il cognato, Luigi D’AMBROSIO, ricorda il periodo quando Dino Pippo INTERNÒ lavorava nell’avviata ditta dello zio <Franchino> “…Il padre di Internò Isabella faceva l’imbianchino e aveva anche una piccola impresa, ben avviata e molto redditizia; se non mi sbaglio anche Dino Pippo, mio cognato, lavorava per la Ditta di Internò Francesco…” .

Le amiche di Isabella INTERNÒ, le sorelle Carmela e Barbara DODARO, frequentatrici dell’abitazione della INTERNÒ, hanno ricordato Dino Pippo INTERNÒ molto vicino al padre di Isabella: “…Ricordo però che all’epoca Pippo [INTERNÒ] lavorava con il papà di Isabella che faceva l’imbianchino, quindi il nome di Pippo lo sentivo nominare nella famiglia di Isabella…”; “…Poi ricordo anche il fratello di Giuliana e Loredana, Pippo e lo ricordo insieme al papà di Isabella che chiamavamo Franchino e anzi ricordo che lavorava con lo zio, nella ditta di tinteggiatura di quest’ultimo…”

Dino Pippo INTERNÒ, come dallo stesso dichiarato, era solito frequentare la zona di Commenda di Rende e in più di un’occasione ha visto la cugina Isabella insieme a Donato BERGAMINI, nel periodo del loro fidanzamento: “…frequentavamo come tanti ragazzi di quel periodo Commenda di Rende, in particolare la zona della villetta nei pressi del bar ‘Mary’, notoriamente luogo di ritrovo di ragazzi e anche dei calciatori del Cosenza Calcio; tra l’altro molti calciatori abitavano proprio in quella zona. A me personalmente è capitato di vedere spesso mia cugina Isabella in compagnia di Bergamini Donato…conoscevo di vista quasi tutti i calciatori del Cosenza perché li vedevo nella zona di Rende da me frequentata…”.
Da alcune deposizioni è emerso che nei giorni successivi alla morte di Donato BERGAMINI, Dino Pippo INTERNÒ è stato particolarmente presente a casa dello zio Francesco.
Valeria BISCIGLIA, amica di Isabella INTERNÒ e che le è stata accanto in quei giorni, ha raccontato di un cugino che in quei frangenti ricorda spesso a casa della INTERNÒ, ma che anche in precedenza ricordava molto vicino ad Isabella. “…Devo dire che questo cugino, anche prima della tragedia, l’ho visto sempre molto vicino e legato ad Isabella. In effetti è
l’unico parente di Isabella che ricordo, proprio perché molto spesso l’ho visto insieme a lei…”.

Le operazioni di intercettazioni telefoniche attivate nel corso dell’ultima attività di indagine hanno evidenziato scarsi rapporti tra Dino Pippo INTERNÒ e la cugina Isabella, almeno per quel che riguarda i contatti telefonici. Ma il forte legame che sussiste tra i due è emerso in occasione dell’udienza di incidente probatorio del 29 novembre 2017 allorché sono stati discussi gli esiti della Relazione di perizia medico-legale collegiale sulle cause del decesso di Donato BERGAMINI. Il giorno dopo dell’udienza, evidentemente a seguito delle notizie giornalistiche circa gli esiti della perizia che hanno attribuito la morte del calciatore ad un’azione di soffocamento, Dino Pippo INTERNÒ – che si trova a Firenze a causa di gravi problemi di salute del figlio maggiore Alfredo – chiama il cognato Francesco ARCURI e, senza mai accennare apertamente alla vicenda BERGAMINI oppure ad Isabella INTERNÒ, parlano delle notizie apparse sui giornali, che ARCURI dice di non aver voluto leggere, rifiutandosi altresì di aprire la televisione. L’ARCURI dice che dietro ci sono persone senza scrupoli che vogliono fare solo carriera

Dopo circa un quarto d’ora (alle 14:30 del 30 novembre 2017) Dino Pippo INTERNÒ contatta la sorella Giuliana Anna, moglie di ARCURI Francesco, e anche in questo caso i due discorrono sulle notizie apparse sui giornali, sulle falsità costruite contro Isabella INTERNÒ e sulla necessità, secondo Dino Pippo INTERNÒ, di uscire con un comunicato stampa.

Alle 15:37 di quello stesso giorno Dino Pippo INTERNÒ contatta la cugina Isabella, alla quale manifesta la sua solidarietà, consigliandole di uscire con un comunicato stampa, di farlo al più presto e di inviarlo alla trasmissione televisiva “Quarto Grado” perché, a suo dire, tutto ciò che sta accadendo è una vergogna e anche perché, secondo lui, dietro la vicenda processuale vi è la sorella di BERGAMINI, la quale, pur consapevole del suicidio del fratello, mira evidentemente ai soldi dell’assicurazione.

L’uomo esprime tutto il suo fervore nei confronti della cugina e partecipazione ai suoi problemi giudiziari: “…ci vorrebbe un comunicato stampa dove ci dici tutte le cose….com’è…al più presto sennò..è una cosa vergognosa perché non…non…non esiste…cioè tu…tu…eee…infangando tutto quanto per…pe si fa noto lui….per questo lo ha fatto…..proprio per questo…hai capito!! Guarda che è una cosa vergognosa…e secondo me la sorella lo sa che il suicidio il fratello, non lo so se sta giocando per l’assicurazione non lo so…però…però sono pezzi di merda…non possono rovinare la vita…appena puoi…un comunicato proprio…e mandalo a
“Quarto Grado”… perché sentire loro hai capito na…na cosa…perché te lo va….aaa…scontato…”.

A questo punto Isabella INTERNÒ, che ha ascoltato le parole del cugino rispondendo che lei ha detto sempre la verità e che per poter fare qualcosa deve aspettare l’esito delle indagini, gli dice che così come le ha detto il marito Luciano, chi la conosce sa che ha detto la verità. Il cugino afferma che la gente che non la conosce invece ci crede. Poi sottolinea: “…noi che ti conosciamo…che sappiamo la verità…e tutto il resto…quindi…hai capito!!! Però sentire queste menzogne per…per farsi il bello…questo è tutto il Giudice che…”. Isabella INTERNÒ all’ultima affermazione di Dino Pippo, gli dice che sono le stesse parole del marito poliziotto…
Dino Pippo INTERNÒ consiglia di nuovo la cugina di uscire con un comunicato stampa e di denunciare il Giudice, verosimilmente riferito al Procuratore Capo della Repubblica, Dott. Eugenio FACCIOLLA

È emblematico che Dino Pippo INTERNÒ, che sino a quel momento non aveva avuto contatti telefonici con la cugina, all’indomani degli esiti compromettenti scaturiti dalla discussione, in udienza, della relazione di perizia medico-legale sulle cause del decesso di Donato BERGAMINI, nonostante si trovi a Firenze ove il figlio primogenito era ricoverato per
una grave patologia cardiaca, chiami Isabella INTERNÒ mostrandole tutta la sua vicinanza e solidarietà.

Ma ancor più significativa è la conversazione telefonica che intercorre tra Dino Pippo INTERNÒ e Carmela DODARO, dipendente dell’istituto di vigilanza privata “Codis s.r.l.” di Rende, per il quale svolge la sua attività di guardia particolare giurata lo stesso Dino Pippo INTERNÒ. Carmela DODARO, come già visto, all’epoca dei fatti era molto amica di Isabella
INTERNÒ e anche lei abitava nel residence di Via Adige a Rende.

La telefonata è stata fatta ascoltare ieri, nella 42^ udienza del processo.

La telefonata in argomento si svolge mentre Dino Pippo INTERNÒ si trova ancora a Firenze con il figlio ricoverato. L’uomo prende il discorso della cugina e, riferendosi sempre ai risultati della perizia, parla di scandalo e di cosa vergognosa. Dopo aver lanciato invettive nei confronti del Procuratore Capo della Repubblica, Dott. Eugenio FACCIOLLA, titolare delle indagini, dice che lo sanno tutti, anche la sorella di BERGAMINI che è stato un suicidio e che sicuramente dietro c’è lei – Donata BERGAMINI – per l’assicurazione.

Internò Dino Pippo: “Facciolla!! perché lui …..sta….per prendersi meriti e roba varia secondo me lo sta….l’ha fatto….apposta non …..loro lo sanno sicuramente ….loro lo sanno pure! la sorella…io sono convinto che lo sa che …..è suicidio il fratello….non lo so il perché stanno…stanno facendo tutte ste cose….io gli ho detto Isabbè ho detto datti una mossa muoviti esci pure tu con l’avvocato con….a “Quarto Grado” ..a coso perché….non è… non è accettabile una cosa del genere!!!… mo…mo ha detto che non possono muoversi fino a quando… perché adesso è solo deposizione….l’ha solo….eeeeeee…..solo deposizione insomma va…eee ha detto che non si possono muovere fino a quando …..sennò datti una mossa uscite…pure che deve andare a Quarto Grado l’avvocato e gli dice come sono….non che ….ste coseee…..è proprio guarda…stanno buttando fango su una cosa e non si rendono conto che magari rovinano una famiglia!! non è che….hai capito??”

Internò Dino Pippo: “l’hai visto la sorella in televisione che adesso pare che era una cosa che ha raggiunto l’obbiettivo che….maa….cheee… che cazzooo… hai capito?? è una cosa vergognosaaa!!! è una cosa vergognosaaaa!! e lui che si fa il grande di culo ..(ride)..il Facciolla… come una cosa che ….hai capito!

Ora, dall’attività di intercettazione telefonica espletata nel corso dell’ultima indagine, di Dino Pippo INTERNÒ è emerso un carattere distaccato al limite della freddezza e con un’elevata capacità di autocontrollo. Non lo si era quasi mai sentito parlare e qualcuno aveva paragonato le sue pochissime parole a dei grugniti (il verso dei maiali…). Eppure all’indomani di eventi investigativi e processuali importanti, ha dimostrato di essere particolarmente reattivo alle notizie diffuse dagli organi di stampa, lasciandosi andare a veementi esternazioni nelle quali i grugniti (sempre i versi dei maiali) si sono rivelati finalmente in tutto il loro squallore.
In particolare, è quanto accaduto all’indomani dell’udienza di incidente probatorio tenutasi il 29 novembre 2017, allorquando si trovava a Firenze insieme al figlio ricoverato per una gravissima patologia cardiaca, che lo spinge a telefonare alla cugina, Isabella INTERNÒ per darle coraggio e dimostrarle la sua vicinanza. Sia pure a grugniti…

Ma non è il solo episodio in cui si registra una incrinatura dell’imperturbabilità dell’uomo.
Il 29 marzo 2018, in esecuzione del decreto di perquisizione locale e personale disposta dal Procuratore Capo della Repubblica, Dott. Eugenio FACCIOLLA, si procedeva al sequestro dei telefoni cellulari in uso ad Isabella INTERNÒ e al marito Luciano CONTE. Ebbene il giorno dopo le attività di perquisizione e di sequestro di cui sopra, Dino Pippo INTERNÒ si è mostrato particolarmente ansioso di prendere informazioni sulle modalità di cancellazione dei messaggi trasmessi attraverso la piattaforma WhatsApp, e particolarmente preoccupato di assicurarsi che tali modalità di cancellazione dei messaggi, garantissero l’eliminazione degli stessi anche sui cellulari destinatari dei medesimi messaggi; dopo qualche giorno,
l’uomo ha cautamente cambiato telefono cellulare… E non è finita qui…