Omicidio Bergamini, Facciolla: “Se non è suicidio, sarà qualcos’altro…”

E’ toccato a Paolo Fattori di “Chi l’ha visto?” intervistare il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla per fare il punto sull’attesissima conclusione delle indagini per l’omicidio di Denis Bergamini. Il magistrato, com’era comprensibile, non ha anticipato nulla sulle indagini, affermando comunque che si è giunti ormai alla fase finale. Tuttavia, ha fatto estrema chiarezza sul tassello che ritiene più importante in questo momento e che va al di là di ogni possibile movente.

Citiamo testualmente le parole di Facciolla, così come sono andate in onda ieri sera nello Speciale Estate di “Chi l’ha visto?”. “Quando facciamo un’autopsia, il morto ci parla e ci trasmette tante cose. Quando abbiamo riesumato la salma di Bergamini, è accaduto qualcosa di molto particolare e oggi possiamo dire di avere dei margini di certezza scientifica assoluti per affermare che Denis Bergamini non si è suicidato… E se non si è suicidato, sarà qualcos’altro…”.

Più chiaro di così, Facciolla non poteva essere e di conseguenza non c’è dubbio che la chiusura delle indagini prosegue spedita su questa falsariga abbandonando così per sempre l’assurda versione del suicidio, che ormai da 30 anni è (ancora!) quella che sostiene l’unica testimone oculare ovvero Isabella Internò, l’ex fidanzata del calciatore del Cosenza.

Quanto al movente, Paolo Fattori ha ripercorso le ragioni di chi – come noi – è convinto che sia passionale e quindi dovuto alla relazione tra Denis e Isabella e quelle di chi sostiene che ci sia dell’altro, forse totonero, forse droga. Ma, in maniera molto evidente, con meno convinzione rispetto al movente passionale. Perché è davvero difficile immaginare che il Cosenza Calcio potesse essere finito in un “giro” di totonero proprio nella stagione nella quale sfiorò la promozione in Serie A. Ed è altrettanto difficile pensare che Bergamini potesse essere finito in un “giro” di droga con una macchina acquistata solo tre mesi prima di morire.

In ogni caso, davanti alla certificazione scientifica dell’omicidio di Denis Bergamini, non c’è dubbio che la chiave di tutto diventerà l’atteggiamento di Isabella Internò e dei suoi “protettori”. Continueranno ancora a sostenere la tesi del suicidio o cambieranno versione? E cosa suggerirà, a tale proposito, il marito poliziotto, che – esattamente come sua moglie – non può non conoscere la verità?

Chiudiamo citando nuovamente Facciolla, che ad un certo punto ha spiegato a Paolo Fattori qual è il paradosso della morte del nostro Campione: “Tutti dicono di cercare la verità ma in realtà sono ben pochi quelli che la vogliono davvero…”. E la sfida di Facciolla adesso sarà proprio quella di farla emergere. Contro tutto e contro tutti.