Omicidio Bergamini: la bella vita della mantide e del marito (poliziotto)

Si può costruire la propria “felicità” su un omicidio, quello di Denis Bergamini? Si può dormire la notte sapendo che si sta mentendo spudoratamente ormai da più di trent’anni? Si può vivere la vita di tutti i giorni con un peso così grande sulla coscienza? Questa signora e questo signore non solo ci riescono ma ostentano una sicumera e un’arroganza che non hanno limiti. Si credono onnipotenti e pensano che la gente abbia “paura” di loro perché rappresentano un potere al quale nessuno si può opporre. Di conseguenza, non hanno nessun pudore a camminare per le strade di Cosenza, a cenare nei locali (prima dell’emergenza pandemia), persino a spassarsela sulla battigia di una nota spiaggia del Tirreno. E nelle aule di tribunale arrivavano finanche a “minacciare” chi metteva in dubbio le loro vergognose menzogne.

Ma poiché noi sommessamente pensiamo che non abbiano nessun diritto ad avere privacy, dopo aver violato quella della famiglia Bergamini e poiché ormai sono personaggi pubblici ed entrambi indagati, nonostante lui (a chiacchiere) sia un servitore (molto presunto) dello stato, abbiamo deciso di pubblicare questa foto (risale a due anni fa) che ritrae Isabella Internò e Luciano Conte su una spiaggia del Tirreno Cosentino. Ben consapevoli che non sia certo un belvedere per noi tutti che soffriamo ancora oggi come il primo giorno per l’omicidio di Denis Bergamini. Ma altrettanto consapevoli che questa pacchia sta per finire e che tanta gente inizi ad averne sopra i capelli di questo atteggiamento di totale arroganza.

Isabella Internò in una foto recente

Il nostro Campione è stato attirato in una trappola mortale da Isabella Internò e ucciso dai suoi complici, che ormai conosciamo.

Denis è stato ucciso perché non voleva più saperne di quella ragazza (oggi – come vediamo – donna matura e attempata e maritata al suo “protettore” poliziotto) e lei, spietata e senza scrupoli, ha messo in moto la macchina per farlo ammazzare.

La giusta vendetta di una donna abbandonata è sempre non violenta, è molto meno sincera e grezza di altre violenze, più subdola e fine, nel 99% dei casi consiste nel far dimagrire a vista d’occhio tutti gli amici, ancor di più se intimi, dell’egoista che l’ha abbandonata…
Ma se proprio una donna deve uccidere un uomo, allora “usa” un altro uomo, il senso dell’onore o questa roba che gli esseri spermantici chiamano sentimenti.

Luciano Conte, il marito poliziotto di Isabella Internò

Lo diceva la stessa Isabella alla moglie di Lucchetti, Tiziana Rota, appena dieci giorni prima della morte di Denis, incontrandola in una pasticceria di Commenda di Rende.
“… Io lo voglio mio. Piuttosto che saperlo di un’altra preferisco che muoia…”.

Dopo due decenni di omertà di stato e dopo più di dieci anni di lotte inutili, oggi siamo a un passo dal toglierle le maschera, siamo a un passo dal farle pagare ciò che ha fatto e siamo a un passo dal mettere con le spalle al muro anche il marito, che non può dire ancora di “non sapere”. I giudici collusi e corrotti e i servi dello stato deviato non possono più proteggere questa orribile “mantide”. Più brutta dell’animale che rappresenta in tutto e per tutto.