Omicidio Bergamini, è l’aborto di Internò il movente del delitto. Chi, come, dove, quando e perché

Isabella Internò in una foto recente

Un forum intitolato “Il mostro di Firenze” nel quale si ospitavano discussioni, anche accesissime, sul caso che sconvolse l’Italia, per diversi anni ha tenuto banco sul web allargando i suoi orizzonti anche a tante altre vicende che riguardano casi di cronaca nera irrisolti. Tra questi naturalmente anche quello riguardante Denis Bergamini. Da qualche tempo questo forum è stato “cancellato” ma per fortuna siamo riusciti a salvare qualche cosa dall’oblio. 

In questa pagina abbiamo sintetizzato le parti che ci sono sembrate più rilevanti.

Per anni giù a Cosenza siamo rimasti in silenzio. C’era tanta paura che dietro questa storia ci fosse qualcosa di troppo grosso, pericoloso. Abbiamo lasciato che questa vicenda si coprisse di polvere. Non potevamo impedire che Denis venisse ucciso, ma abbiamo fatto vivere i suoi cari in un silenzio assordante. Abbiamo perso molti anni preziosi per aver paura di raccontare.

Raccontate questa storia, non vi stancate mai di ripeterla. Questa come altre storie simili, perché raccontando si evita che le ingiustizie rimangano impunite.

Io credo che in tutta questa faccenda c’entri qualcuno di molto potente, qui si parla di corruzione di una procura (Castrovillari), di un carabiniere (Barbuscio), della corruzione del personale ospedaliero, finti testimoni, occultamento di prove. Non credo che una comune famiglia come quella della Internò abbia tutti questi poteri…

A tuo giudizio il movente giusto è la lesione dell’onore di qualcuno?

Dipende da cosa intendi per offendere l’onore di qualcuno. In certi casi basta piantare una ragazza per un’altra… Magari metterla incinta, lei decide di abortire a 5 mesi e mezzo nonostante il padre voglia tenere il bambino (anche se non era sicuro che fosse suo…) e il tutto viene raccontato da qualcuno alla famiglia di lei o da lei stessa con responsabilità invertite. Basterebbe?

La notizia di questo aborto è arrivata probabilmente alla famiglia pochi giorni prima della morte di Denis. Se a un padre o a un corteggiatore o anche a un semplice amico viene raccontata una cosa del genere tipo “il ragazzo ha fatto abortire tua figlia facendole commettere un omicidio perchè il feto era di 5 mesi e mezzo e poi l’ha mollata” penso che sarebbe capace di fare una cosa del genere…

Qualche settimana fa a Torino stavano linciando la comunità rom per un presunto stupro, mica sono andati lì a verificare che lo stupro fosse avvenuto davvero…

Dipende da come viene raccontata la cosa e soprattutto da chi.

Bisogna poi vedere quale sia stata la versione raccontata ai familiari della Internò o al fidanzato dalla stessa Isabella. E poi, nella Calabria di 30 e più anni fa, credo bastasse anche solo la notizia che la ragazza fosse stata messa incinta, indipendentemente dall’aborto o meno, per far scattare il “delitto d’onore”. Non dimentichiamoci poi, che a quanto pare, fu proprio Denis ad accompagnarla in Inghilterra per l’intervento, avvalorando quindi una eventuale versione “di comodo” raccontata dalla ragazza in lacrime ai familiari o allo stesso fidanzato: “Io non volevo, ma lui mi ha costretta, mi ha persino accompagnata in Inghilterra e pagato l’intervento…”. Denis e Isabella non si frequentavano più da parecchi mesi, quando fu “suicidato”.

Agli occhi della società calabrese che era a conoscenza della vicenda, era quello che aveva sedotto e poi abbandonato la “povera” Isabella, rovinandone la reputazione. “Povera” Isabella che, ricordiamolo, ha mentito anche in occasione della morte di Bergamini, e può benissimo averlo fatto anche con i suoi familiari, o può persino aver chiesto lei la “testa” del ragazzo, che l’ha “abbandonata” dopo averla sedotta. Chi può dirlo?

Certo che il suo comportamento in occasione dell’incidente del ragazzo, e successivo, lascia molto perplessi, e non permette di escludere alcuna ipotesi.

Secondo te non si può ammazzare per una cosa simile? Guarda che la maggior parte dei delitti che accadono sono motivati dalla gelosia, dalla passione. L’omicidio di Meredith o di Elisa Claps rientrano in questi casi ad esempio.

La ragazza la devi vedere come esca… di certo lei non è lì a Roseto inconsapevole…

E se lui si allontana con lei, il motivo è legato direttamente o indirettamente a lei.

Sarebbe interessante capire poi fino a che punto può essere coinvolto in questa storia il camionista. Se coinvolto da principio (chi e come si arriva a lui) o partecipe suo malgrado in quanto trovatosi sul posto.

Perchè poi quest’uomo è stato processato (e assolto) per omicidio colposo…: sarebbe stato molto più semplice legare il “suicidio” ad un incidente con omissione di soccorso… Ma evidentemente bisognava “dare peso “alla versione della ragazza…

Sicuramente qualcuno nello spogliatoio sapeva di più ma a me pare più un sapere de relato che un coinvolgimento diretto.

Per conto mio credo che un’organizzazione criminale radicata nel territorio ci pensi bene prima di far fuori uno dei giocatori più rappresentativi di una squadra di serie B che giusto 3-4 mesi prima aveva rischiato di andare in A… e questo proprio per una questione di… consenso… e non mi pare vi siano precedenti in tal senso… per far un esempio su totonero e criminalità, al Palermo calcio a metà anni ’80 -come documentò anche Petrini – successe di tutto e di più ma i calciatori ne rimasero ben al di fuori… al massimo quelli che rischiano anche fisicamente sono i dirigenti se non i presidenti collusi…

Pochi giorni dopo la morte di Bergamini i giornali cominciano a capire che alcune cose non tornano nella ricostruzione dei testimoni e cominciano a scriverlo. Anche perchè diversi tifosi erano accorsi all’obitorio di Trebisacce e avevano visto che Denis non somigliava per niente a una persona investita da un tir. A quel punto spunta un testimone, Rocco Napoli, un pregiudicato del posto che dice di aver visto Denis fermo vicino alla macchina accesa nella piazzola, all’ora indicata dai testimoni, dirigersi verso il ciglio della strada. Sto testimone chiaramente calmò l’opinione pubblica. Io sono convinto che mente. In Calabria, con tutti i casi di cronaca nera e gente ammazzata, non è mai successo che un pregiudicato varcasse di propria sponte la soglia di una caserma per raccontare una cosa simile. Credo che fosse un poveraccio che Barbuscio ha convinto a dire ‘ste cazzate in cambio di uno sconto su altre malefatte…