Omicidio Bergamini, seconda udienza: l’ultima intervista di Denis e la gelosia ossessiva della Internò

La seconda udienza del processo in Corte d’Assise a Cosenza per l‘omicidio volontario e pluriaggravato di Denis Bergamini, nel quale è imputata la sua ex fidanzata Isabella Internò (presente anche oggi in aula come nella prima udienza) ha visto l’avvio dell’escussione dei testimoni dell’accusa. Ha deposto a lungo Ornella Quintieri, ispettore capo di polizia, alla quale l’allora procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla aveva affidato l’incarico di ascoltare una corposa lista di testimoni e di procedere ad una serie di intercettazioni e rilievi.

Ornella Quintieri è partita da lontano ed ha riepilogato le varie fasi delle inchieste che si sono succedute nel tempo, fissando comunque una serie di episodi-chiave attraverso i quali si chiariscono molto bene anche le azioni di depistaggio messe in atto da chi non aveva e non ha nessun interesse che si arrivi alla Giustizia.

“… Abbiamo ricavato report su contraddizioni nelle deposizioni e punti da approfondire, procedendo con intercettazioni e perquisizioni – ha affermato Ornella Quintieri rispondendo alle domande del pm Luca Primicerio -. Dovevamo indagare sulle possibili cause della morte, dall’ipotesi del calcio scommesse alla connessione della criminalità organizzata, all’acquisto della Maserati con il coinvolgimento del boss Antonio Paese fino alla relazione con Isabella Internò…”.

L’ispettore capo della polizia giudiziaria di Castrovillari ha anche rivelato che già nel 1990 erano iniziati i depistaggi “mirati”, visto che alla questura di Cosenza era arrivata una lettera anonima nella quale si ipotizzavano come moventi dell’omicidio “il giro del calcioscommesse, il traffico di droga, e l’acquisto della Maserati di proprietà del boss Antonio Paese”. Ma non si arrivò mai a nulla, così come avvenne nel 1994, quando, sull’impulso di alcune dichiarazioni del papà di Bergamini, la questura di Cosenza aveva aperto una inchiesta-bis che si arenò perché gli indagati da intercettare erano al… mare.

Passando all’ultima attività investigativa, Ornella Quintieri ha spiegato che si è partiti dalle “intercettazioni telematiche di numerosi soggetti: compagni di squadra e dirigenti del Cosenza Calcio, amici stretti di Bergamini, e famiglia Internò. Abbiamo inoltre acquisito foto e materiale video con i telegiornali dell’epoca e 5 cd grezzi con tutti i video girati sul luogo del ritrovamento di Denis, l’agenda del giovane calciatore e il filmato del viaggio a Londra, dove la Internò ha abortito”.

La Corte d’Assise ha quindi autorizzato la visione di una delle ultime intervista rilasciate da Bergamini all’emittente privata Video In e al giornalista Roberto Barbarossa, che ormai è passata alla “storia” come quella nella quale il calciatore chiarisce senza possibilità di equivoci che “mi piace vivere” a pochissimi giorni dalla sua morte.

Gli ultimi passaggi della deposizione sono stati dedicati alla gelosia ossessiva e morbosa della Internò, che aveva capito fin troppo bene che Bergamini non aveva nessuna intenzione di proseguire la relazione con lei. Ornella Quintieri, in particolare, ha riferito alcuni passaggi della deposizione di Tiziana Rota, moglie del compagno di squadra Maurizio Lucchetti: “Annusava i vestiti di Denis per sentire la presenza di profumo di altre donne, guardava in macchina per rinvenire eventuali capelli, si nascondeva dietro le macchine attendendo l’arrivo a casa di Denis…”. Il processo riprenderà domani, ancora con la deposizione di Ornella Quintieri, che sarà anche controesaminata dagli avvocati della difesa.