Orlandino nella morsa del Pd, dei Gentile e della “destra”

Orlandino Greco è stato interrogato tre volte in questi ultimi mesi dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni.

Così come Aldo Figliuzzi, il consigliere provinciale che ha percorso tanta strada insieme ad Orlandino prima di passare alla corte dei fratelli Gentile.

La posizione di Greco non è semplice. I pentiti lo accusano di voto di scambio, corruzione e corruzione elettorale. Ernesto Foggetti ha dichiarato di aver visto materialmente la consegna di soldi provenienti dall’entourage di Orlandino a Michele Bruni, il figlio di “Bella Bella”. Sotto accusa due campagne elettorali nelle quali Orlandino Greco ha fatto il pieno, a Castrolibero, nel 2003 e nel 2008 confermando il suo dominio assoluto sulla cittadina alle porte di Cosenza.

Per l’immagine di ragazzo pulito e della porta accanto che ha sempre avuto Orlandino Greco, l’avviso di garanzia per queste vicende è come un macigno. Una sorta di spartiacque per la sua carriera. Più o meno simile a quello in cui ha rotto con l’amico di sempre Figliuzzi per non cedere alla tentazione di “affiliarsi” con i Gentile.

I casi della vita, poi, lo hanno fatto spostare a sinistra (si fa per dire…) al seguito di Mario Oliverio ed è stato lì che qualcuno del Pd lo ha “puntato”.

Tanto per essere chiari, perché non ci sono mai piaciute le cose dette e non dette, oggi Orlandino è stretto in una morsa micidiale. Da una parte c’è il potere immenso del Pd (quello che pubblica i verbali secretati e sceglie lui come vittima sacrificale per dare l’esempio a tutti). Dall’altra c’è il potere, altrettanto immenso, dei fratelli Gentile, che non pubblicano verbali ma sono a dir poco protetti dai “pezzi grossi” del Pd.

E Greco con i Gentile non se l’è mai tenuta bene, nel senso che li ha sempre attaccati a viso aperto. E adesso paga anche quelle coraggiose denunce che ha fatto.

Chi invece ha perso una buona occasione per stare accucciato è stato Fausto Orsomarso, amico di vecchia data di Orlandino e oggi in cerca di collocazione politica.

“… Greco – ha scritto Orsomarso – per me non è un sodale dell’antistato ma ha tante colpe politiche di cui vergognarsi. Aver tradito il suo padre putativo di Castrolibero, aver tradito gli anni della giovinezza e della militanza a destra in nome della real politik (troppo filosofica per i miei gusti) e magari altre che non conosco del suo lungo percorso di impegno politico. Per queste colpe ancora oggi attendiamo un suo ravvedimento perché c’è sempre tempo ad ammettere di aver sbagliato…”.

Insomma, un chiaro invito a ritornare a destra.

Già, ma quale destra? Quella che continua a inciuciare (travisata con i passamontagna) con Oliverio o quella che continua a inciuciare (a volto scoperto) con Occhiuto?