Padri Ricostituenti, tra gli impresentabili c’è anche Tonino Gentile

“Voi padri ricostituenti state uccidendo la carta e creando le condizioni perché torni il fascismo”. Così il senatore del M5s Vito Crimi si è rivolto al ministro per le Riforme Maria Elena Boschi durante la dichiarazione di voto sull’articolo 1 della riforma costituzionale. Crimi e i suoi colleghi hanno mostrato un fotomontaggio con il ministro al posto della giovane ritratta nella famosa posa in cui tiene in mano il giornale che annuncia la nascita della Repubblica il 2 giugno del 1946 e hanno appellato Boschi con lo sfottò: “Oh bella, ciao!”.

Ma non è il solo fotomontaggio ispirato dai grillini.

Ce n’è anche un altro che contrappone i veri padri costituenti del nostro Paese ai “padri ricostituenti” che, nella migliore delle ipotesi, sono deputati e senatori corrotti.

Tra questi non poteva che esserci anche un cosentino ovvero Tonino Gentile. Più volte lambito dalla giustizia, una volta anche arrestato (e poi prosciolto in circostanze rocambolesche) e perennemente al ponte di comando della sanità cosentina dove non si muove foglia che lui non voglia. Ma la grande popolarità gli è arrivata dall’Oragate, il celeberrimo scandalo del quotidiano Calabria Ora bloccato dallo stampatore Umberto De Rose su sua precisa disposizione. Con la definizione datagli dallo stesso De Rose, il celeberrimo “cinghiale”, che ha fatto il giro del mondo sulla rete provocando le sue dimissioni da sottosegretario. Qualche settimana fa, proprio a proposito di questa vicenda, ha incredibilmente dichiarato al Corsera che il suo volo di gabbiano pulito e leggero fu abbattuto… E oggi entra ufficialmente nel “gotha” degli impresentabili. Come leggiamo anche sul blog di Grillo.

gentile-sottosegretario

“Anziché preoccuparsi degli italiani – si legge sul blog di Grillo – da mesi il Governo insieme a Verdini (uomo plurindagato e rinviato a giudizio per reati come concorso in corruzione, truffa, bancarotta fraudolenta, appalti e finanziamenti illeciti, ecc..) è alle prese con la riforma costituzionale. Tra i padri costituenti che la scrissero ci sono Pertini, Togliatti, Nenni, Croce, Parri, Calamandrei, Iotti. Oggi, invece, chi sta riscrivendo la nostra Costituzione sono Renzi e la Boschi con i voti determinanti di Verdini, Azzollini, Formigoni, Bilardi, Conti, Scavoni, Caridi, Aiello, Gentile. Tutti o condannati o indagati o coinvolti in inchieste per reati come corruzione, associazione a delinquere, voto di scambio politico, frodi, finanziamenti illeciti, ecc. E c’è anche Barani che oltre ad essere stato condannato dalla Corte dei Conti si è rilevato anche pubblicamente sessista! Dentro la riforma costituzionale c’è la famosa riforma del Senato. Attenzione, riforma e non abolizione (come vorrebbero far credere).

Il prossimo Senato sarà composto da 100 membri, di cui 74 consiglieri Regionali, 21 sindaci e 5 membri nominati dal Presidente della Repubblica. In totale 95 senatori saranno ripescati dalla classe politica più corrotta del Paese (consiglieri e sindaci) e verranno nominati Senatori direttamente dai partiti politici. Nessun senatore, infatti, potrà essere scelto, designato o eletto direttamente dai cittadini (il cui voto non conterà nulla!). Sappiamo, invece, che tutti i prossimi consiglieri – sindaci/ senatori godranno dell’immunità parlamentare, cioè in caso di richiesta d’arresto da parte della Magistratura a decidere sarà il Senato stesso…”