Paola, Cozzo Cervello: lavori fermi e mappe sbagliate (di Matteo Olivieri)

COZZO CERVELLO |

di Matteo Olivieri

Aggiornamenti: A distanza di più di un mese dalla apertura dell’unica busta fatta pervenire al Comune di Paola per la partecipazione all’asta pubblica di aggiudicazione del lotto boschivo, i lavori risultano ancora fermi e nessun taglio è stato finora eseguito. Bene!

Della vicenda sono stati investiti i Ministeri dell’Ambiente e quello dei Beni Culturali, i Carabinieri Forestali, la Soprintendenza dei Beni Paesaggistici e la magistratura, e quindi c’è da sperare che dietro questo improvviso rallentamento delle procedure di gara ci sia qualche intervento istituzionale.

In queste settimane tanti si sono mobilitati, dimostrando di avere un apprezzabile spirito ambientalista. Molti mi hanno scritto chiedendomi delucidazioni sulla differenza tra Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Siti di Importanza Nazionale (SIN). Infatti, a quanto pare, certi “talebani” hanno cercato di creare differenze artificiose tra gli uni e gli altri, nel tentativo di giustificarne il differente trattamento giuridico per consentire il taglio del bosco. Ebbene, oltre a quanto da me già reso pubblico sull’argomento, divulgo ora alcune mappe allegate al Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Calabria. Dalla prima si ottiene la conferma che l’area che si estende da Cozzo Cervello a Bosco Luta risulta essere regolarmente iscritta alla Rete Natura 2000, e pertanto rientra a tutti gli effetti sotto la protezione giuridica della Direttiva Europea Habitat, nonostante si tratti di un SIN (IT9300191). Interessante poi notare che il perimetro incluso in questa cartografia differisce (!) da quello indicato nel “Formulario Standard della Rete Natura 2000”, a dimostrazione della scarsa attenzione e cura con cui la Regione Calabria redige le proprie mappe.La seconda mappa, sempre tratta dalla cartografia ufficiale allegata al PSR Calabria 2014-20, riporta addirittura l’esistenza di una Riserva Naturale Regionale corrispondente grossomodo all’area del solo sito di Cozzo Cervello, con esclusione del SIN Bosco Luta. Anche in questo caso il perimetro differisce da quello riportato nel “Formulario Standard della Rete Natura 2000”, e si indica perfino – come già operativa – una finora (purtroppo) inesistente Riserva Naturale Regionale.

A tal proposito, ricordo che l’istituzione di un “Parco Naturale Regionale della Catena Costiera”, è stata già deliberata con decreto regionale pubblicato sul BURC del 2002, sebbene non sia mai stata effettivamente costituita o realizzata.

Insomma, se le mappe del PSR sono sbagliate vanno corrette. Ma se le mappe sono giuste, il taglio è senz’altro illegale. A ciò si aggiunga che – in base alla legge forestale della Regione Calabria – tutti i terreni del demanio regionale e tutti i terreni di proprietà comunale (con estensione superiore ai 100 ettari) devono essere dotati per legge di un Piano di Gestione Forestale regolarmente approvato, che invece è assente nel caso del lotto boschivo di Cozzo Cervello.

Le mappe della Regione Calabria sono imprecise e differiscono le une dalle altre. Questa imprecisione è voluta o è frutto di disattenzione? In questo guazzabuglio, persone senza scrupoli potrebbero usare di volta in volta la mappa che torna più comoda. Come dire: a Bruxelles pensano che in agro di Paola ci sia una Riserva Naturale Regionale, che però nei fatti non esiste. Insomma, roba da paesi del Terzo Mondo, ma speriamo che in un prossimo futuro si riesca a mettere mano e riordinare seriamente tutta la materia ecologica e forestale della nostra regione!