Paola, irraggiungibile il profilo Fb di Pennestrì: aveva denunciato minacce

di Francesco Frangella

Fonte: Marsili Notizie 

Noto alle cronache per le eclatanti forme di denuncia scelte in funzione delle sue recriminazioni, Roberto Pennestrì è tornato a far parlare di sé e del litorale tirrenico “paolano”.

Gestore dello stabilimento che nell’agosto del 2015 divenne epicentro della manifestazione “Salviamo il nostro mare” (una simbolica catena umana, mano nella mano, lungo quasi un chilometro di battigia), più volte sugli schermi di “Striscia la Notizia” (col celebre Moreno Morello nelle vesti di inviato), candidato al consiglio comunale nell’ultima tornata amministrativa (con Cambia Paola), Pennestrì è anche attualmente membro della commissione “Mare Pulito” (istituita in comune a gennaio di quest’anno).

La sua voce, pertanto, è quella di un “personaggio pubblico”, che al pubblico si rivolge quando ritiene necessario.

Quindi, nella giornata dell’altro ieri (25.06.2018), ha inteso rendere nota una situazione che, oltre a segnalare pericolosi deficit di civiltà, prefigura scenari da condotta illecita che – se confermati – potrebbero comportare importanti conseguenze.

A quanto pare, secondo ciò che ha scritto da Pennestrì in una delle diverse versioni condivise su Facebook, «Bambini presi a calci e fatto piangere» sarebbero stati avvistati sulla spiaggia cittadina, laddove insiste(va) un «Campo Riservato Associazione “Top Beach Tennis”» (con tanto di foto condivisa sulla propria bacheca, allo stato attuale “non disponibile”).

«Bambini presi a calci e fatto piangere – ha “denunciato” Pennestrì – Adulti comprano spiaggia per uso e fabbisogni personali. Incluso alcuni ex dirigenti comunali. Due pali una rete e quattro strisce. Questo campo è mio. Campo riservati Associazione “Top Beach Tennis”. Prossimo acquisto, una parte del mare antistante l’area in concessione. Insultato è minacciato per chiedere chiarimenti inerenti il cartello. Benvenuti a Paola».

Una denuncia pesantissima, che implica minori nel ruolo di “vittime” e adulti in quello di “carnefici” (implicitamente perché “calciatori d’infanti” e “acquirenti di demanio”).

Un urlo smorzato nei successivi chiarimenti (vale a dire “rimozione del post” e “sostituzione con un altro post”), in cui s’è comunque levato altissimo l’acuto relativo a quegli «ex dirigenti comunali», che restringe di parecchio il campo degli identificabili.

Anche se di “identificati”, formalmente, allo stato attuale non ce ne sono.

Perché all’arrivo delle Autorità (chiamate ad intervenire proprio da Pennestrì), il campetto e il relativo cartello “di proprietà”, erano stati già smantellati.

Con l’avvento della “bella stagione”, ancora non esplosa per via dei capricci di Giugno, una tale rappresentazione dell’immagine paolana non giova affatto.

Soprattutto se i fatti denunciati dovessero trovare conferma.

Quantomeno – volendo escludere la “calciatura” dei bambini – per chiarire l’eventuale modalità di concessione “riservata” della spiaggia (smentita comunque dall’ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico Comunale, Fabio Iaccino, a mezzo di pubblico intervento).

Allo stato attuale il profilo “Facebook” di Roberto Pennestrì risulta “non disponibile” (clicca e appura), una sorta di oscuramento che ci si augura non dipenda dalla situazione appena descritta, anche se – tenendo a mente quel riferimento alle “minacce” subite per i chiarimenti richiesti – resta il dubbio che possa dipendere da una preoccupazione annunciata.