Paola. Vasi, anfore e piante: 7mila 373 euro e 50 centesimi di “ottimismo”

di Vincenzo Marino

Fonte: Marsili Notizie (https://www.marsilinotizie.it/)

«Avete sentito parlare, cari cittadini paolani, che i vasi sono diventati un problema. I vasi costano 4mila e 800 euro, questo è il problema di cui si va cianciando. Questa è la grande spesa che abbiamo affrontato in questi mesi, con la volontà di dare un segnale di ottimismo. Un segnale di ottimismo che è stato raccolto».

Posizionando il cursore al punto che indica 1 ora 47 minuti e 53 secondi, la timeline dell’ultimo consiglio comunale paolano (condiviso in streaming e disponibile a questo collegamento) propone un passaggio del sindaco Roberto Perrotta, da cui è tratto il virgolettato messo in testa a questa notizia.

Un chiarimento importante, che nel corso dell’intervento tenuto dal primo cittadino nell’assise, è servito da premessa per una sorta di reprimenda riservata a chi, anziché porre l’attenzione su questioni importanti, tra le quali – ad esempio – la riapertura delle scuole (oggigiorno rinviata proprio su disposizione del sindaco), avrebbe preferito trattare tematiche meno rilevanti (come ad esempio il costo della mobilia termoindurita meglio nota come “vasi in terracotta smaltati sparsi per il territorio comunale”).

Ovvio lo sconcerto nel constatare che il costo, 4mila 999euro e 50 centesimi  riportato in una prima determinazione dirigenziale a firma dell’ingegner Fabio Iaccino, in consiglio comunale è stato ribassato di quasi 200 euro (il sindaco ha detto «4mila e 800 euro») e ancor più forte è stato il colpo accusato nell’apprendere, dall’albo pretorio, dell’esistenza di un’altra determina a firma del capo UTC (la n.343 del 27 Luglio 2020) con cui è stato assunto un «ULTERIORE Impegno di Spesa in favore della Ditta “JERINO’ MAURO TERRACOTTA” con sede in Gioiosa Jonica (RC) per fornitura Anfore in terracotta» del valore di 372 euro, perché – come è logico – i vasi non sono anfore. Tant’è che i primi sono sparsi tra lungomare, “piazze” e altri posti, le seconde stanno belle e cementate (con un velo di cemento, per carità) lungo la pietra su cui batte l’acqua della fontana di “7 Canali”.

Alla medesima ditta, però, se si assumono per buoni i numeri delle determinazioni dell’ingegnere responsabile di settore, sono andati 5mila 371euro e 50 centesimi, una cifra che – se messa tutta insieme – si sarebbe dovuta gestire diversamente dal punto di vista burocratico. Ma tant’è, questa non pare proprio essere una notizia.

Forse sarebbe più opportuno parlare anche delle piante che sono state inserite in quei vasi, d’altronde l’ultima sortita sul tema – trattato proprio su queste colonne – rimandava ad un approfondimento proprio in merito a questo argomento. Ebbene, sempre da un atto dirigenziale dell’ingegner Fabio Iaccino, è stato possibile sapere che il costo dei vegetali, pagati alla ditta «“GREEN SERVICE GIARDINI S.A.S” da Paola (CS)», è ammontato a 2mila e 2 euro, con cui sono state acquistate «400 piante succulente e piante mix» (determinazione n.325 del 20/07/2020) delle quali non è dato sapere, ad oggi, quante ne siano ancora in vita.

In totale, ma senza voler tralasciare argomenti più importanti o addirittura nevralgici come la riapertura (rinviata) delle scuole, il costo di tutta l’operazione “ottimistica da cogliere”, reca la cifra di 7mila 373 euro e 50 centesimi (in lire, a chi piacciono i confronti, 14milioni 278mila). Perché l’ottimismo, come diceva una vecchia réclame, “è il profumo della vita”.