Petronà, da porta santa a porta “maledetta”

PETRONA’: la comunità attende da più di due anni dai Beni Culturali di CS il permesso per il sacrosanto diritto di abbattere le barriere architettoniche nella propria chiesa

DA PORTA SANTA A PORTA “MALEDETTA” in una Calabria sempre più mortificata dai propri politici, funzionari, dirigenti e burocrati!!!

di don Giorgio Rigoni

  • “Il progetto dell’abbattimento della barriere architettoniche nella chiesa di Petronà parte dal 2015. Nasce dal bisogno di venire incontro agli ULTIMI come a qualsiasi persona bisognosa : un anziano, un ammalato, una mamma incinta, una mamma che vuole entrare in chiesa con il bambino in carrozzella, insomma a TUTTI .
  • Ho fatto “infiniti viaggi da Petronà a CS, almeno dieci, (andata e ritorno sono quattro ore!) per incontrare l’arch. Scuderi , il sovrintendente Pagano, il sovrintendente Bianchi (ora defunto), per non parlare delle telefonate , delle email e delle PEC a tutti i “dirigenti” compreso Patamia. Mai una risposta!
  • Il NO definitivo alla nostra richiesta arriva in data 22.XI.2018 e le motivazioni sono, a mio parere, cervellotiche… “si consiglia di esplorare soluzioni relative all’uso di montascale mobili per disabili, o, quant’altro si ritenga conforme alle istanze di tutela e conservazione dei beni culturali”.
  • La legge riguardante “I luoghi di culto” è più che chiara: (Gazzetta Ufficiale 16.V.2008 pag. 55 3.4) e recita:

“Al di là  dell’obbligo normativo di rendere accessibile almeno un’area dell’aula per le celebrazioni, sarebbe opportuno, compatibilmente con la configurazione dei luoghi, rendere accessibile anche la zona dell’altare perché gli stessi celebranti potrebbero essere persone con disabilità…”

  • Ancora la legge: “In alternativa si può fare ricorso ad un ingresso laterale inserendo gli interventi su un prospetto di minore importanza storico-artistica o, in ultima analisi, fare ricorso ad ingressi secondari…” (Gazzetta Ufficiale del 16.V.2008 pag. 56)
  • Il progetto riguarda proprio il poter fare una porta su una parete laterale senza alcun pregiudizio all’edificio, c’è il permesso dell’ente preposto a ciò, il Genio civile.
  • Con l’avvento del dott. Bianchi la cosa sembra prendere un’altra piega. Nel primo incontro, (settembre 2019) presente anche il mio arch. Roberto, sposa il progetto con entusiasmo riconoscendo il DIRITTO primario delle persone, lo stesso riconosciuto dalla legge! Ci vediamo una settimana dopo e la musica è cambiata, troviamo un “altro” dott. Bianchi: dubbioso e titubante che giustifica: “ Eh, lo sa don Giorgio, qui siamo una famiglia.” Cosa è successo?
  • Qualcuno, all’interno di quel palazzo, che ha posto la firma sul primo diniego (22.XI.2018) ora non vuole smentirsi.
  • Ai primi mesi del 2020 arriva come sovrintendente il dott. Canestrini. Il segretario mi dice che Canestrini ha tutte le intenzioni di risolvere il problema ma poi segue … il silenzio!
  • Finalmente arriva il quarto sovrintendente: la dott.ssa Casule Francesca che scende a Cs circa una volta alla settimana.
  • Primo incontro verso la fine di settembre 2020 : “Non me parli, lei sfonda una porta aperta… capisco molto bene, ho avuto mio padre in carrozzina per vent’anni… se non firma quel funzionario firmerò io!” Ci diamo appuntamento per la prossima settimana.
  • Passa una settimana… prima del sottoscritto entra Scuderi  con il progetto in mano, ci sta mezz’ora… quando entro la musica è cambiata! Da non credere ma questo è il sistema!!! Faccio protocollare una domanda di revisione del progetto, domanda che dopo più di tre mesi non ha ancora avuto risposta.
  • La sig.ra Casule prende il mio numero di telefono e la mia e-mail assicurandomi che mi avrebbe chiamato ma per tre settimane non si fa sentire e a questo punto decido di fare una sorpresa… mi presento senza appuntamento dopo aver saputo dalla segreteria che quel giorno sarebbe scesa a CS. Dopo un primo momento di smarrimento ci sediamo e dopo una lunga chiacchierata mi dice: “Ok, mi ha convinto!”
  • E qui la sceneggiata ma non da parte della signora povera vittima di quel sistema. Sale dieci minuti al primo piano e scende con l’architetto Lopetrone . La signora mi dice che sarà Lopetrone l’incaricato del progetto ma devo fare prima fare la Sanatoria del bagnetto della chiesa… assurdooooo!!! Dalla padella Scuderi alla brace Lopetrone. Do la mia disponibilità a pagare pur dicendo che la trovo un’ingiustizia ma non ci dicono la modalità per poterla pagare!
  • Da quel momento Lopetrone diventa “primula rossa” per il mio architetto e per il sottoscritto.
  • Questa è in risposta ad una mia email dove lamentavo l’impossiblità di contattare Lopetrone Atto finale (o quasi): email del 05.I.2021
    ​Buongiorno e soprattutto Buon Anno, Don Giorgio!                                                    Non si preoccupi, risolveremo la questione della porta della chiesa, ci tengo in modo particolare. Cercherò di capire dall’arch. Lopetrone come stiano le cose…                               Nel frattempo le invio cordiali saluti                                                                                Francesca Casule
  • Finale a…sorpresa: email della signora Casule del 22.01.2021 ore 20.30
  • Gentile Don Giorgio,ho posto il problema alla riunione della Commissione Regionale Patrimonio Culturale del MiBACT e mi è stato confermato che la decisione non è di competenza del Soprintendente ma della Commissione.  Vedrò pertanto prossimamente come procedere.

    Cordiali saluti

    • Questo dopo più di due anni di battaglie, mossa suggerita dai “furbi e intelligenti” Lopetrone e Scuderi per scagionare in qualche maniera la sovrintendente.
    • Nonostante i tanti miei personali richiami nella varie pec è stato sempre vergognosamente snobbato e sottovalutato il probema EMERGENZE .
    • Burocrati ciechi, muti, sordi: le classiche scimmiette!
    • In questa nostra martoriata Calabria questa è lotta di civiltà e di buon senso ma pare che questi “signori” l’abbiano persi per strada!
    • San Paolo ci dice di “che dobbiamo avere fede per sperare contro ogni speranza”. Sono un uomo di “speranza” e amo la Calabria ma come si fa a non dare ragione a Corrado Augias di fronte a tante storie di abuso di potere come questa?
    • I “Beni Culturali che dovrebbero essere motore di cultura, di arte e di cose belle agiscono in maniera prepotente e illegale.