Politiche 2022, la “pazza idea” di Simona Loizzo non passa: c’è Salvini

Ultime ore di fibrillazioni nei partiti per la presentazione delle liste per le Politiche del 25 settembre. Manca ancora l’ufficialità per molte candidature e se il Pd pare che abbia risolto tutti i suoi problemi di rappresentanza, dal momento che tutti – ma proprio tutti – prevedono la batosta, non si può dire lo stesso per i partiti del centrodestra che, almeno in teoria, dovrebbero essere tranquilli ma evidentemente qualche casino ce l’hanno lo stesso. Forza Italia ha quasi chiuso il cerchio dopo aver “spostato” Mangialavori e Mario Occhiuto destinandoli il primo alla Camera e il secondo al Senato a capo dei listini bloccati. E si attende solo l’annuncio per Andrea Gentile, figlio di Tonino, meglio conosciuto come il Cinghiale jr al collegio camerale Cosenza-Tirreno. Mentre gli altri due collegi saranno gestiti da Ciccio “bummino” Cannizzaro (Reggio) e dal fido Arruzzolo (lo scifo) in quello di Vibo-Gioia Tauro.

Passando a Fratelli d’Italia, i punti fermi sono quelli di Wanda Ferro per il collegio uninominale Catanzaro della Camera e dell’assessore regionale al Turismo Fausto Orsomarso nell’uninominale Calabria Nord del Senato. Per il resto, si rincorrono le indiscrezioni, a volte anche contrastanti. Ma in Calabria la leader Giorgia Meloni potrebbe schierare alcuni sui fedelissimi, come Alfredo Antoniozzi e Isabella Rauti mentre i vari Ernesto Rapani, Denis Nesci e Giovanni Calabrese saranno messi a riempire i listini sperando in un exploit.

Ma non c’è dubbio che le maggiori fibrillazioni si stanno registrando nella Lega. Tutto è legato alla scelta di Matteo Salvini: ci sarà o non ci sarà al primo posto nel listino bloccato del Senato? Il diretto interessato ha detto qualche ora fa che non ci sarà e questa dichiarazione, se possibile, ha inasprito ancora di più gli animi. Perché? Ma perché a fare i capricci c’è soprattutto la consigliera regionale cosentina Simona Loizzo, che s’è messa in testa una “pazza idea” ovvero quella di capeggiare il proporzionale (alla Camera o al Senato) ma di inserire al numero 2 addirittura l’avvocato Giancarlo Greco, titolare delle famigerate cliniche private del gruppo iGreco, da sempre sostenitore della Loizzo. Se scattasse il seggio, la “dolce” Simona si dimetterebbe e lascerebbe così il posto al “boss” della sanità privata cosentina. I vertici calabresi della Lega, invece, vorrebbero al secondo posto il coordinatore Saccomanno e la questione sta agitando queste ultime ore di trattativa. Ovviamente, i media di regime si guardano bene dal rivelare la notizia, finanziati come sono dal tamarro “arricchisciuto” sperando di fare la “sorpresa” a cose avvenute. I boatos delle ultime ore riferiscono di un Salvini “incazzato come una bestia” a tal punto da chiudere il cellulare in faccia alla Loizzo. Il timore dei leghisti calabresi è quello di andare incontro a una debacle ed è per questo che stanno facendo di tutto per convincere Salvini a candidarsi qui.

E alla fine Matteo Salvini ha sciolto la riserva: oltre che nella sua Milano sarà candidato anche in Calabria. E in posizione blindata. Il leader della Lega è infatti il capolista nel proporzionale per il Senato. Una postazione che nelle ultime ore sembrava destinata al coordinatore regionale Giacomo Saccomanno, che dovrà invece accontentarsi del secondo posto nel listino per la Camera, nel quale la capolista sarà la consigliera regionale Simona Loizzo.

Finalino con quello che resta del M5s. C’è curiosità in particolare su tre aspetti: per il collegio di Cosenza alla Camera toccherà ancora ad Annalaura Orrico? Per il collegio vibonese il capo Conte avrà il “coraggio” di presentare Riccardo Tucci indagato per truffa? E il prode Melicchio sarà schierato nel collegio della Camera di Corigliano-Rossano? Ancora qualche ora e lo sapremo.